Ieri mattina, al liceo artistico Petrocchi di Pistoia, un gruppo di studenti è stato aggredito dal personale didattico della scuola durante il tentativo, il secondo della stagione, di occupazione della scuola.
“Nella scuola episodi di razzismo e omofobia sono quotidiani“, scrivono in una nota gli studenti e le studentesse dell’Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa).
“Gli studenti che hanno deciso di occupare sono stati violentemente colpiti da parte della vicepreside e di alcuni professori e in pochi minuti sono arrivati poliziotti e Digos a minacciarli di denunce“.
Alla fine il gruppo è riuscito ad entrare nella scuola e a giungere a una trattativa, mentre all’esterno arrivavano addirittura ben quattro mezzi del 118 e gli agenti della polizia.
“Non possiamo accettare quanto successo, la nostra lotta non è un gioco, né una perdita di tempo: siamo una generazione senza futuro e senza diritti e ci stiamo organizzando in tutto il paese per riprenderceli“, rilanciano i ragazzi.
La repressione violenta delle voci del dissenso non è una novità nel movimento studentesco esploso lo scorso autunno, avendo generato denunce mirate e sospensioni ad hoc nel tentativo di spegnere sul nascere il fuoco del malessere montante nelle nuove generazioni che vogliono affacciarsi sulla scena politica da protagonisti.
Un tentativo, per la verità, a oggi fortunatamente non riuscito, a vedere il ruolo che gli studenti stanno avendo in questi giorni di grande incertezza, con i ragazzi del “Movimento la Lupa” che hanno immediatamente assunto l’uscita dell’Italia dalla Nato come risposta ai venti di guerra che soffiano dall’Europa dell’est fino dentro le nostre case.
Un protagonismo, lo scriviamo da mesi, molto più cosciente e responsabile di quello che vorrebbero i grandi media nazionali o alcune frange della valanga studentesca più arretrate e poco disposte alla lotta politica per veder riconosciuti i propri diritti, come quello di spazzare via dalla storia “il razzismo e l’omofobia”.
“Tutta la nostra solidarietà e complicità agli studenti del Petrocchi di Pistoia“, scrivono dall’Osa, mentre una conferenza stampa è in corso fuori l’ingresso della scuola mentre scriviamo queste righe.
Solidarietà che rinnoviamo anche dalle pagine di questo giornale.
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