Dopo lo sfratto di Hakima di questa mattina e le manganellate al presidio #StopSfratti dei solidali, non ci fermiamo: dopo un corteo per le vie del quartiere ci siamo diretti agli uffici ERP, intenzionati a non lasciarli finchè Hakima non avrà in mano le chiavi dell’alloggio che le è stato assegnato il 20 Dicembre 2013. La soluzione dell’albergo è un’inutile spreco di risorse pubbliche, visto che le case ci sono!!!
IL MORBO DELLA MOROSITA’ INCOLPEVOLE E LA RICETTA MIRACOLOSA
Crisi, soluzioni innovative dal Comune di Milano: due camionette e qualche migliaio di euro in divisa, zero assistenti sociali e, ciliegina sulla torta, la signora anziana mandata via in ambulanza. Cosi si cura oggi il morbo della morosità incolpevole, una malattia brutta e contagiosa: prima perdi il lavoro, non riesci più ad arrivare a fine mese. Poi inizi a non riuscire più a pagare le rate dell’affitto, i costi di scuola, sanità, mezzi pubblici, infine, non riesci più a comprare nemmeno da mangiare. In pochi mesi finisci nella solitudine totale, stordito dal continuo barcamenarsi tra una soluzione e l’altra, domande di emergenza o aiuti alle istituzioni non servono a nulla se non a far muovere il polso di chi timbra le tue carte, i documenti che presenti probabilmente resteranno impilati nei cassetti di qualche ufficio. Per fermare questo morbo il coraggioso staff di Daniela Benelli & co. ha una ricetta miracolosa, sul piano pubblico rivendono altruismo e bontà, soluzioni sempre pronte per ogni situazione e si puliscono la coscienza, perché il Comune di Milano non tollera la povertà: dopo anni di picchetti antisfratto ne abbiamo viste di tutti colore, e possiamo affermarlo senza alcun dubbio.
Possiamo dire senza vergogna che al Comune di Milano la povertà fa cosi schifo che nemmeno riescono a guardarla in faccia. Per questo probabilmente, dopo che meno di 15 giorni fa Daniela Benelli e il suo staff a seguito dell’undicesimo rinvio dello sfratto di Hakima avevano assicurato una soluzione alla famiglia e si erano detti pronti a venire con noi a bloccare lo sfratto*, questa mattina non si sono proprio presentati. A fare le loro veci, appunto, qualche migliaio di euro in divisa: semplice no? Ottieni un alloggio in emergenza abitativa e invece di una casa ti assegnano poliziotti. Tanto grande il cuore di chi ha pianificato questa operazione da concedere addirittura un favore non scontato: la famiglia deve lasciare l’alloggio, ma gli scatoloni potranno restare dentro all’appartamento, disabitato, altri 20 giorni, cosicché Hakima, tra una strada e l’altra, potrà recuperare il bagnoschiuma per farsi una doccia sotto la pioggia, un cuscino da mettere sulla panchina, una bella coperta cosi non dovrà nemmeno togliere il sacco a pelo a uno dei senzatetto che Majorino aiuta. Ed ecco il problema della povertà cancellato: se non lo vedi, non c’è, semplice no?
MILANO, IL FUTURO, I SOLDI CHE (NON) CI SONO
E Milano in fervida attesa della grande fiera mondiale Expo2015 ripulisce le sue vetrine, luccicanti agli occhi dei visitatori che di tutto questo non devono saperne nulla, proprio come i cittadini non devono sapere dei 10miliardi spesi per ospitare la fiera mondiale ma plaudire contendi a qualche briciolina concessa per tenere alto il consenso, illudersi che quelle case verranno ristrutturate, arriveranno, verranno consegnate agli assegnatari…
Milano, metropoli globalizzata in corsa verso il futuro. Il loro grande futuro, di grandi affari per speculatori, politici, mafiosi e amici degli amici. Per tutti gli altri, un futuro di merda. Milano, metropoli tanto grandiosa quanto insignificante è la giunta che la governa, visto che, a sentire loro, non possono mai fare nulla: non hanno potere, non hanno soldi. Il Sindaco della seconda città di’Italia non decide mai nulla; forse a sto punto sarebbe più giusto assumere tutti quanti il problema, chiedere la dimissione dello Staff per la casa, e redistribuire il loro stipendio tra chi soffre di morosità incolpevole. Sarebbe più onesto da parte loro, visto che se oggi avessero dato ordine di rinviare lo sfratto, Hakima sarebbe potuta rimanere nella sua casa, esattamente come è stato concesso ai suoi scatoloni. Evidentemente, denaro e potere ci sono, è la volontà politica di agire il cambiamento che manca.
IL TRUCCO
Prima bugia: il 20 dicembre viene assegnata ad Hakima una delle 400 case in emergenza abitativa. 400 case fantasma, protagonista di una storia che prosegue ormai da più di 6 mesi: a oggi degli alloggi assegnati, nessuno è stato consegnato a nessuno dei nuclei assegnatari.
Seconda bugia: a seguito dell’undicesimo rinvio dello sfratto, settimana scorsa abbiamo occupato gli uffici dell’Assessorato alla Casa, incontrando la Daniela Benelli che ha dichiarato: Hakima non passerà nemmeno un giorno in mezzo alla strada. Sapete dov’è Hakima oggi? In mezzo alla strada.
Terza bugia: in quella stessa occasione, il coraggioso staff della Benelli, aveva affermato “verremo con voi ai picchetti antisfratto e a prenderci le manganellate”.
Che bella Milano a leggere la pagina Facebook della Benelli: soluzioni per l’emergenza abitativa, una città che cambia perché “Ridurre gli alloggi sfitti è possibile”. Tradotto: aumentarli è ancora più facile.
Chi ha la responsabilità di tutto questo? Comune, Regione, Aler si rimbalzano a vicenda responsabilità sull’emergenza abitativa, scaricano la colpa dell’esecuzione a ufficiali giudiziari e piccoli proprietari, nella speranza che, se nessuno ci capisce nulla, nessuno se la prenderà con loro: è il gioco delle tre carte, il trucco più vecchio del mondo per incantare e abbindolare le persone.
HAKIMA NON E’ SOLA
C’è una soluzione al morbo della morosità incolpevole: solidarietà attiva. Se il sistema neoliberista ci vuole soli a soffrire la sua crisi, organizzarci è la soluzione per non cadere nella solitudine, e subire a testa bassa le loro politiche assassine, confezionate ad hoc per fare gli interessi dei loro conti in banca. La politica deve fare gli interessi della finanza globale, la vita delle persone non conta nulla: questo il diktat alla quale obbediscono da destra a sinistra anche i governanti della nostra città. NON SEI SOLO: partecipa, organizzati, lotta! Perché insieme abbiamo bloccato più sfratti di quanti ne ha bloccati il Comune di Milano e assegnato e ristrutturato più case di Aler. Se non lo fate voi, lo facciamo noi, dal basso, perché se la vostra non è democrazia, se nessuno decide come spendere i soldi pubblici, se non il parere della popolazione non vale nulla e la loro vita ancora meno, allora noi dimostriamo che c’è un altro modo di gestire la città, di risolvere l’emergenza abitativa, a costo 0: bloccare sfratti e sgomberi, assegnare tutte le case vuote.
#HakimaResiste la saga continua…
Comitato Abitanti SanSiro – As.I.A. Milano – CS Cantiere
PS:
In questo momento i palazzi del “potere” nella nostra città sono blindati: probabilmente la vergogna di chi oggi ha lasciato Hakima in mezzo alla strada è tale da farsi proteggere da un probabile tentativo che qualcuno andrà a chiedergli il conto delle decisioni.
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