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Logistica. Picchetto vincente alla Gls di Pavona (Roma)

Questa notte a Castel di Leva, appena fuori Roma, abbiamo partecipato ai picchetti organizzati dai lavoratori della GLS; lavoratori che da alcuni mesi sono in lotta per il rispetto del contratto nazionale con la Cooperativa “Tre Assi”, consorziata con la MT Trasporti che a sua volta – nell’ingarbugliato intreccio di appalti e contrappalti – ha un contratto con la DFS Trasporti (ovvero il partner con cui opera in franchising la GLS). Mai come in questi giorni, a nostro giudizio, è stato necessario essere presenti per dare una risposta concreta, collettiva, determinata, dopo i gravi fatti di inizio settimana. Lunedì, infatti, la notizia dell’aggressione ai danni di un lavoratore da parte di uno dei responsabili della cooperativa aveva reso chiaro che i margini di una trattativa “lineare” erano stati ormai superati; a questo già dalla mattina si era aggiunta la forzatura della cooperativa che aveva impedito l’ingresso al lavoro a molti lavoratori “che non avevano chinato la testa”, costringendoli alle ferie forzate.

A partire dalla determinazione dei lavoratori, quindi, è stato possibile fin dall’ora di cena impedire l’uscita degli automezzi, bloccando i cancelli grazie al contributo congiunto di lavoratori e compagni/e che da tempo sostengono le lotte dei lavoratori della logistica a Roma.
Quando la reazione dei lavoratori ha determinato un’inversione momentanea dei rapporti di forza (con il conseguente blocco delle attività produttive dell’azienda) i padroni della General Logistics Systems hanno fatto ricorso alle forze dell’ordine. Non una volante, non una camionetta a capire cosa stesse succedendo fuori i cancelli dell’azienda, ma 2 blindati e 5 volanti a minacciare lavoratori e compagni/e affinché sgombrassero rapidamente. Non deve essere andato giù ai solerti uomini del Commissariato Eur di doversi imbarcare in una chiamata fuori mano dalla loro solita zona di competenza; meno che meno deve averli soddisfatti l’aver trovato un gruppo compatto e coeso che, fino alle 23.30, ha mantenuto saldamente il controllo del picchetto. Il fronteggiamento non si è fatto attendere, così come la risposta di chi rivendicava una dignità salariale fuori dai cancelli GLS. Dopo aver appreso la notizia della riuscita dell’azione di disturbo, il fronte unitario di lotta si è sciolto, non senza aver ricordato a padroni e forze dell’ordine che quella di stasera sarebbe stata solo una prima mossa di una lotta assolutamente determinata.

Il blocco, infatti, ha dato i frutti sperati: l’obiettivo minimo di ritardare le spedizioni, con il conseguente dimezzamento dell’introito giornaliero previsto, è stato ottenuto e superato. Gran parte delle spedizioni che avrebbero dovute effettuare le tre linee (uscite solo dopo mezzanotte), infatti, era destinato al centro di smistamento di Fiano Romano per essere poi nuovamente smistato e reindirizzato verso altri e lontani lidi. Il ritardo provocato dalla nostra azione ha imposto un danno massimale all’azienda, che ha visto perdere l’intera produzione giornaliera – alla faccia della loro stessa infame avarizia.

Fonte: Militantblog

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