Si erano dati un primo appuntamento alle 9.30 al binario 1 della stazione Termini per andare a piedi – in testa lo storico macchinista ferroviere Ezio Gallori – sotto il ministero dell’Economia (Mef) in via XX Settembre, dove ieri era in programma un nuovo presidio – dopo quello del 27 marzo a Montecitorio – in concomitanza con la discussione e la definizione del Dpef (Documento di Programmazione Economico-Finanziaria). Quello che dovrà trovare le risorse necessarie per cancellare le norme-capestro sulle pensioni introdotte dalla scellerata legge Monti-Fornero.
Davanti al ministero, a gridare “vergogna-vergogna” e a sollecitare l’approvazione alla Camera di quel testo unificato della proposta di legge, approvata già in Commissione Lavoro, la rete dei comitati degli esodati che insieme ai ferrovieri hanno lanciato la giornata di mobilitazione e che hanno indetto per il 14, 15 e 16 aprile, dalle 9 alle 14, 3 giorni di presidio in piazza Montecitorio finché, dicono, non sarà approvata la proposta di legge. La quale però, contrariamente a quanto stabilito, non verrà più discussa in aula il 14 aprile, ma è slittata ad altra data, ancora da destinarsi.
Intanto sul tema delle pensioni, contro i licenziamenti, sulla sicurezza e sull’orario di lavoro i ferrovieri hanno indetto uno sciopero generale di 24 ore il 12/13, con inizio alle ore 21 del 12. E la mobilitazione continua.
E per rendere più chiara la richiesta il 12/13 aprile i sciopero generale su. Pensioni, sicurezza, orario di lavoro e contro i licenziamenti dei ferrovieri che si occupano di sicurezza, è stato indetto uno sciopero generale (testo e foto di Patrizia Cortellessa(:
SCIOPERO 24 ore, sabato 12 aprile, dalle 21,00
Contro i licenziamenti, per le pensioni, per la sicurezza, per l’orario di lavoro sciopero sabato 12 aprile, dalle ore 2di 14 ore,
Il presidio tenutosi il 27 marzo a Roma davanti a Montecitorio organizzato dalla rivista Ancora in Marcia, con l’adesione del Coordinamento dei delegati RSU/RLS e del sindacalismo di base, ha visto la partecipazione di alcune centinaia di ferrovieri che dopo anni di divisioni e di sconfitte stanno tornando ad essere protagonisti di una nuova stagione di lotta.
I ferrovieri ci hanno dato un segnale chiaro: hanno lottato con tutti noi perché siamo stati capaci di dare un segnale unificante delle lotte di ognuno.
Come ferrovieri dell’USB, nella nostra piena autonomia politica, saremo impegnati a continuare, con chiunque, le lotte su:
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abolizione del limite di vecchiaia a 67 anni della Legge Fornero e ripristino del limite a 58 anni per ferrovieri impiegati nell’esercizio ferroviario;
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orario di lavoro;
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sicurezza: sia “sul posto di lavoro” che “del lavoro” per i giovani;
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democrazia sindacale: contro le dittature di chi ha ridotto in questo stato le RSU e la democrazia;
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riassunzione dei ferrovieri licenziati perché impiegati nella difesa della sicurezza.
Una mobilitazione di lunga durata che deve essere in grado di aggregare intorno a queste parole d’ordine le diverse generazioni di ferrovieri unendo nella lotta quello che aziende e sindacati complici hanno diviso.
Queste le prossime iniziative:
MERCOLEDI’ 09 APRILE 2014 DALLE 10,00 ALLE 14,00
NUOVO PRESIDIO SIT IN A ROMA DAVANTI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA VIA XX SETTEMBRE 97 (appuntamento ore 9,30 binario 1 stazione Roma T.ni)
12 /13 aprile SCIOPERO NAZIONALE
DALLE 21.00 DEL GIORNO 12 ALLE 21.00 DEL GIORNO 13 APRILE
15APRILE ORE 10.00 PIAZZA DEL GESÙ – ROMA
PRESIDIO – MANIFESTAZIONE COMMISSIONE DI GARANZIA SCIOPERO
che controlla e sanziona sempre più pesantemente il conflitto mentre nessuno sanziona e controlla aziende e manager che violano costantemente i patti e producono danni immensi a lavoratori e cittadini.
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