Tensione alta durante la notte al Centro agroalimentare di Torino (Caat) durante la protesta dei lavoratori di una delle “cooperative” usate per esternalizzare i dipendenti.
Alcune centinaia di persone, compresi gruppi di attivisti accorsi in solidarietà ai facchini, hanno assediato a lungo il Caat bloccando i varchi di accesso. La mobilitazione mira a far rientrare cinque licenziamenti e ad ottenere l’assunzione di tutti i lavoratori attualmente con contratti precari o completamente al nero.
Dopo diversi tentativi di “trattativa”, la polizia intorno alle 4.40 è intervenuta per rimuovere i blocchi con una carica. I manifestanti hanno a quel punto risposto lanciando sampietrini, bidoncini dell’immondizia, bottiglie e ombrelli; insomma, un po’ tutto quel che capitava tra le mani.
La polizia ha lanciato diversi lacrimogeni, ma il presidio ha retto e non si è sciolto. Anzi si è ricompattato mentre le forze dell’ordine continuavano a “monitorare” l’ingresso di fornitori e clienti. I manifestanti sono quindi passati a forme di resistenza passiva, come sdraiarsi a terra sull’asfalto per impedire l’ingresso dei mezzi carichi di merce impossibilitati a scaricarle all’interno del Caat da molte ore. A quel punto la polizia e alcuni conducenti hanno tentato di forzare il blocco, e un camion uscito a forte velocità dai cancelli ha investito cinque tra facchini e attivisti sdraiati a terra. I feriti sono stati condotti in ospedale dalle ambulanze dopo alcuni momenti di concitazione. Mentre la polizia ha fermato il conducente del camion pirata la protesta e lo scioperano continuano.
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