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Sanità: scandalo in Veneto ribadisce il fallimento di appalti ed esternalizzazioni

19 GIUGNO SCIOPERO GENERALE DEL LAVORO PUBBLICO 

“Dopo lo scandalo EXPO e Città della Salute in Lombardia, ora tocca al MOSE a agli Ospedali Veneti costruiti in project financing”, esordisce Licia Pera dell’Esecutivo Nazionale USB P.I. “In due regioni, considerate modelli sanitari d’eccellenza, viene alla luce il vero e proprio sistema collaudato, in cui si fanno affari milionari sulla pelle di cittadini e lavoratori e dove la sanità svolge il ruolo di una mangiatoia privilegiata per il semplice fatto che, oltre a fornire servizi indispensabili, mobilita l’80% delle risorse regionali”. 

“Come USB – sottolinea Licia Pera  – ci battiamo da sempre contro i project financing, attraverso i quali la sola Regione Veneto sta realizzando 4 ospedali che costeranno ai cittadini 4 miliardi e 200 milioni. Ma, nonostante le nostre denunce trovino puntuale riscontro nella realtà dei fatti, la Giunta regionale veneta continua arrogante e imperterrita sulla stessa strada.  Ne deriva non solo un enorme esborso di soldi pubblici, ma contratti con vincoli capestro, che costringono le amministrazioni pubbliche a pagare oltre il pattuito o ne impediscono la risoluzione anticipata, con l’inevitabile ricaduta di una riduzione delle prestazioni sanitarie, le cui spese devono essere rese compatibili con esborsi così ingenti”. 

“Sono anni che la sanità pubblica viene massacrata con tagli al servizio e al suo personale  – denuncia la sindacalista –  fino a costringere una larga fetta di cittadini a rinunciare alle cure. Tuttavia il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni dei servizi non solo non viene messo in discussione, ma continua a pesare per  il 6,4% sulla corruzione del Paese, a fronte di un dato generale di 60 mld di euro”. 

“Non ci stiamo. Non assisteremo impotenti alla riduzione del diritto alla salute a variabile dipendente degli affari e dei profitti dei privati e lotteremo per la salvaguardia della sanità pubblica e dei suoi lavoratori a cominciare dalla reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori, argomento centrale nello sciopero generale del Pubblico Impiego del 19 giugno prossimo, a cui chiamiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici della Sanità e delle società appaltatrici di servizi pubblici”, conclude la dirigente USB.

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