Periferia bolognese, ancora una storia di diritti sul lavoro, ancora una storia di vertenzialità, ancora una storia dove la lotta paga. Da due anni USB è in trattativa con INTRA, un azienda che ha in appalto la logistica e la pulizia delle macchine all’interno della FELSINEO, ditta che produce mortadelle per la grande distribuzione.
Alcuni lavoratori infatti erano stati colpiti da ammonimenti e ricatti, con avvisaglie di licenziamenti, che l’azienda metteva in essere per favorire l’entrata in azienda di lavoratori non in organico e senza controlli.
Orari di lavoro disumani per i crumiri e ridotti al minimo per i dipendenti con contratto, turni di lavoro sabato compresi per i primi, giustificazioni di mancata possibilità di lavoro per i secondi, a causa della crisi. Quando si puo giocare al ribasso sulla salute e sul salario dei lavoratori, soprattutto se immigrati, le aziende non perdono colpi.
Si tratta di una vertenza che coinvolge per lo piu lavoratori stranieri, per cui la condizione di precarietà coinvolge il lavoro, ma anche la vita sociale e privata. Salari al ribasso, emergenza abitativa, problemi col
permesso di soggiorno.. non servono molte parole per descrivere il doppio ricatto che questi lavoratori subivano, in quanto ultimo anello della catena produttiva di questa regione.
USB si è spesa in questi anni per la difesa dei diritti dei lavoratori, mediante una trattativa che ormai dura da un paio d’anni, fino ad arrivare allo sciopero ad oltranza dei dipendenti, lanciato due giorni fa a Zola Predosa, davanti ai cancelli dell’azienda. Dopo due giorni di picchetto, sostenuto dai lavoratori, rappresentanti USB e
attivisti organizzati dal sindacato, la vertenza è stata sbloccata, “ottenendo il miglioramento della condizioni lavorative anche rispetto al contratto nazionale”.
Ci sono stati attimi di tensione ai cancelli, durante il blocco ai cancelli ieri mattina, tra i manifestanti e le squadre di crumiri organizzati da INTRA, mobilitati al lavoro un ora prima proprio a causa dello sciopero.
Ma alla fine è stato raggiunto un accordo tra sindacato e azienda, che sarà sottoposto a verifica fra 3 mesi,
tempo in cui USB, continuerà a vigilare e monitorare il rispetto delle condizioni di lavoro dei dipendenti. In un luglio inoltrato, il raggiungimento di questo accordo, ottenuto grazie all azione militante di un sindacato non
complice con il padronato, ridà la dignità di lavoratori a tutte quelle persone che hanno creduto nella necessità di lottare fino infondo, per la difesa dei propri diritti.
L’importanza che le lotte sindacali hanno in questo Paese, contro gli accordi che mirano a destrutturare il lavoro e le sue tutele, appare evidente non nei salotti di chi mira a smantellare lo stato sociale, ma tra chi è costretto a vivere e a lavorare ogni giorno in condizioni sempre piu ricattabili e precarie.
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