La mobilitazione degli studenti universitari e di circa duemila tra docenti e ricercatori contro il bando Italia-Israele del ministero degli Esteri (Maeci), ha ridato slancio alla lotta in solidarietà al popolo palestinese dentro le università, saldando l’azione del corpo studentesco con quello accademico e del personale tecnico amministrativo.
Domani, martedi, sarà una nuova giornata di lotta importante. Nella cornice dello sciopero del personale e dei docenti universitari convocato dall’Usb, sono previste iniziative in oltre 25 atenei, in tre dei quali (Padova, Siena e Bari) si terranno presidi durante i rispettivi senati accademici. A Roma alle ore 15 l’appuntamento è invece alla Farnesina, per un presidio al Ministero degli Esteri, promotore del bando.
Nel contesto della settimana di mobilitazione nazionale contro il bando MAECI, l’Unione Sindacale di Base ha convocato una giornata di sciopero per tutto il comparto universitario per martedì 9 aprile ed aderisce al presidio chiamato, tra gli altri, dagli studenti universitari di Cambiare Rotta nello stesso giorno alla Farnesina dalle ore 15:00.
Nelle ultime settimane, infatti, il mondo dell’Università si è mobilitato con forza per rompere le complicità del mondo accademico con il genocida stato israeliano.
Il sapere è fatto per prendere posizione. In assenza di sanzioni da parte dei governi contro i crimini di guerra di Israele, la società civile risponde con le azioni di boicottaggio, inclusi gli atenei, per riaffermare il valore di un’università libera da guerra, sfruttamento e oppressione!
Le mobilitazioni negli atenei da Torino a Bari hanno dimostrato che organizzandosi vincere è possibile.
Foto di Patrizia Cortellessa
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