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Operai Ast di Terni bloccano l’Autostrada del Sole

Gli operai della ThyssenKrupp (Acciai Speciali Terni) hanno bloccato alcuni minuti fa l’autostrada del Sole entrando in massa al casello di Orte.

Arrivati a bordo di dodici pullman e un numero imprecisato di auto e scooter, in corteo da Terni, hanno sorpreso le forze di polizia incaricate di impedire agli operai di varcare i caselli.

Solo lunedì scorso avevano bloccato la superstrada, dopo un lungo corteo durante le quattro ore di sciopero indette contri i 550 licenziamenti annunciati dall’azienda, che ha anche dichiarato di volr chiudere uno dei due altoforni.

Ore 12.20 Il blocco è stato tolto, l’obiettivo di far parlare anche oggi dell’ast è stato raggiunto. Naturalmente non può finire qui. Finché l’azienda non ritira il “piano industriale” con i licenziamenti, proseguirà la mobilitazione in forme da decidere.

Bisogna infatti rientrare in fabbrica – finiscono le quattro ore di sciopero – ed é probabile che per molti lavoratori delle lavorazioni esternalizzate (Tubificio, Aspasiel e Società delle Fucine, per un totale di circa 450 dipendenti) venerdi sia l’ultimo giorno di lavoro: in ferie obbligate, con una settimana di  anticipo e  con l’incubo di cosa troveranno al momento del rientro. Continuare a lottare per difendere dignita e lavoro è l unica scelta che rimane.

Ore 12.05 La polizia ha cominciato a spingere – senza ancora caricare, per il momento – il cordone degli operai per farli uscire dalle corsie dell’autostrada.

Ore 11.55 La polizia ha indossato caschi, scudi e manganmelli, intimando agli operai di sgomberare sia il piazzale che le corsie dell’autostrada. Si attende che parta l’ordine di carica.

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Al di là della cronaca, fortunatamente non conclusasi con le minacciate cariche della polizia, c’è da ricordre a che punto è la situazione di questo stabilimento, le proposte in campo, le reazioni dei sindacati – “complici”, quasi esclusivamente – e delle istituzioni locali.

“Sono inaccettabili – si legge al riguardo in una nota sindacale “unitaria” – gli atteggiamenti aziendali che in modo unilaterale e provocatorio stanno cancellando la storia delle relazioni industriali e sindacali di questo territorio evidenziando un profilo di arroganza e di non rispetto dei lavoratori ternani che si manifesta, in queste ore, attraverso gli annunci di scioglimento dei consigli di amministrazione delle società controllate, attraverso il mancato rinnovo dei contratti interinali e di uno stop impiantistico, incomprensibile, che rischia di far perdere a Terni clienti e commesse”.

“Un piano – affermano – irricevibile e inaccettabile”. Nonostante tutto, la Dott.essa Morselli (nuovo a.d. della Ast) sta andando avanti a tappe forzate per imporre un business plan che comporta in maniera inaccettabile il dimezzamento dell’attività produttiva con un taglio di almeno 1.000 unità.

La situazione si sta mostrando in tutta la sua gravita, l A.D. Morselli annuncia lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle società controllate, non rinnovando i contratti interinali e praticamente dimezzando l’attività produttiva, senza rispettare nemmeno le commesse in ordine e rifiutando ulteriori ordini.

Il momento dell’occupazione dell’autostrada:

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