Questa mattina i lavoratori dell’Ast si sono riuniti in assemblea nello stabilimento per fare il punto della situazione e decidere le iniziative da intraprendere nei prossimi giorni. Insieme ai lavoratori c’erano anche i loro familiari, mogli e bambini hanno riempito il piazzale. Sembra che la prossima settimana l’amministratore delegato Lucia Morselli dovrebbe incontrare i rappresentanti dei sindacati. Ma proprio questi durante l’assemblea di oggi, sono stati oggetto di violente contestazioni verbali da parte dei lavoratori. Gli operai hanno chiesto una nuova forte manifestazione di protesta chiedendo di andare a manifestare Roma, alcuni hanno proposto di occupare e bloccare la stazione Termini, altri di recarsi sotto la sede del Pd per sollecitare il presidente del consiglio Renzi.
I sindacati hanno indetto, per oggi pomeriggio una riunione delle segreterie territoriali per organizzare una manifestazione a Roma. Intanto decine di agenti di polizia in assetto antisommossa, per la prima volta, almeno nella storia recente delle acciaierie – racconta il giornale locale Umbria 24 – sono stati inviati all’interno della fabbrica e si sono schierati a poche decine di metri dall’ingresso della palazzina all’interno della quale, di fatto, Lucia Morselli e i membri del Cda – che è tornato a riunirsi nella serata di giovedì, dopo l’interruzione del pomeriggio, per sancire lo scioglimento di quelli delle consociate – erano assediati dai lavoratori. Ma proprio giovedì, ad alcuni lavoratori con contratto interinale è stato comunicato che, per loro, non c’è più il lavoro e che il loro rapporto con Ast si interrompe. Ora il timore è che una decisione analoga possa essere presa anche per gli apprendisti e per i lavoratori a tempo determinato: nel gruppo Ast, complessivamente, sono in 131 a trovarsi in questa situazione. Infine non viene considerato un buon segno nemmeno il vertice, convocato per il 6 agosto al ministero del lavoro «per esaminare – si legge nell’invito fatto pervenire alle segreterie nazionali dei cinque sindacati di categoria – la situazione lavorativa e produttiva della Acciai speciali Terni».
Secondo Umbria 24, in più di un’occasione, giovedì, si è stati ad un passo dall’incidente – e a molti è apparso chiaro che l’atteggiamento dell’amministratore delegato non fosse indirizzato a far diminuire la tensione – con i lavoratori al limite dell’esasperazione : “Noi siamo pronti a restare qui per giorni – era la minaccia ricorrente – e comunque per tutto il tempo necessario a far capire a quella lì (il riferimento è all’Ad Lucia Morselli) che non le permetteremo di giocare sulla nostra pelle”. Giovedi i lavoratori della Ast hanno bloccato per quasi un’ora l’autostrada A1 all’altezza di Orte.
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