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L’Enpaia fermi gli sfratti, stamattina manifestazione all’Eur (Roma)

Questa mattina a partire dalle ore 10,30 gli inquilini resistenti dell’Enpaia, sostenuti da delegazioni dei comitati degli altri enti previdenziali, stanno manifestando sotto la sede della Fondazione – in via Beethoven 48 all’Eur – per denunciare la politica speculativa del patrimonio abitativo che, pena la minaccia degli sfratti, vuole trasformare gli inquilini nel
loro bancomat.
Scrive l’Asia Usb in un comunicato: “In una fase di forte crisi economica come quella che stiamo attraversando in questi ultimi anni l’Ente (senza scopo di lucro) degli addetti all’agricoltura, con il placet dei sindacati concertativi, ha proposto ai propri inquilini rinnovi contrattuali in alcuni casi anche superiori al +80% rispetto agli attuali canoni (650/1100 euro mensili) già vicini ai prezzi di mercato. Per le circa duecento famiglie che non hanno accettato questi rinnovi contrattuali sono arrivati gli sfratti per finita locazione e gli ufficiali giudiziari bussano alla porta degli inquilini ormai da due anni, 
> rendendo impossibile le vita per le persone anziane e per tutti coloro che sono costretti a vivere sotto la minaccia dello sfratto. Molti di questi inquilini negli anni passati hanno avuto assegnate queste case dalle commissioni prefettizie e comunali proprio perché avevano subito lo sfratto.
La funzione del patrimonio abitativo degli enti previdenziali, enti ancora pubblici secondo sentenze recenti del Consiglio di Stato e del Tar del Lazio, era proprio quella di contribuire ad affrontare l’emergenza abitativa, proprio quell’emergenza che ora stanno contribuendo ad alimentare. Invece molti inquilini che non hanno scelto la strada di opporsi alla politica di ‘valorizzazione’ di questo patrimonio, per le onerose richieste di aumenti dei canoni, stanno lasciando gli alloggi che rimangono vuoti, salve assegnarne qualcuno a sindacalisti
(firmatari degli accordi) e loro segretari confederali e figli”.
“L‘Enpaia da settembre ha ripreso con gli sfratti, solo nell’ultimo mese sono decine le famiglie che si sono viste l’Ufficiale Giudiziario bussare alla porta, questo grazie allo scandaloso istituto della finita locazione, il cui utilizzo viene permesso anche alle grandi proprietà e agli enti” denuncia il sindacato di base che poi spiega: “Lo stesso stanno facendo gli altri enti e le Casse (Ragionieri, Notariato, Forense, ecc.), negli ultimi giorni le richieste di sfratto sono arrivate agli inquilini di via Pasquale II a Primavalle. Questi Enti non rispettano le leggi, quelle che non giudicano a loro favorevoli, sopravvivono grazie alla complicità di parte della politica di palazzo, di settori ministeriali silenti; il loro sport nazionale è divenuto quello di tartassare gli inquilini per riparare i danni causati dagli investimenti fallimentari effettuati nei paradisi fiscali. Ma molta parte della dirigenza per questo è sotto accusa con arresti, con avvisi di reato (sono piene le cronache di questi giorni e di questi ultimi mesi) e con le indagini della Commissione Parlamentare Bicamerare”.
Con l’iniziativa di questa mattina gli inquilini resistenti chiedono di voltare pagina, di bloccare tutti gli sfratti, gli aumenti degli affitti e le dismissioni speculative che colpiscono i settori sociali più deboli. L’ASIA-USB ha sollecitato il sostegno delle istituzioni locali
(Regione, Comune e Municipi) e dei parlamentari per far valere le legittime richieste degli inquilini così da impedire che la città di Roma subisca altre emergenze e fratture sociali.

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