L’inchiesta aperta dalla Procura di Roma squarcia il velo di omissioni, silenzi e interferenze che da anni caratterizza la capitale. La magistratura ha indagato su una parte esiziale di appalti di servizi, giungendo alla conclusione di un sistema con caratteristiche di mafia.
La longa manus della attività criminale ha permesso in questi anni di espellere dalla gestione diretta in capo all’ente pubblico attività che sono state via via privatizzate: è il caso dei servizi di cura del verde, delle attività ausiliarie e di mensa nelle scuole e nei nidi, oltre a tutte le attività in capo ai servizi sociali, esternalizzate a cooperative di ogni colore, finanche ai sistemi informatici della capitale.
Anche per questo l’USB è dell’avviso che gli inquilini del Campidoglio debbano andarsene.
Non è tollerabile aggredire gli stipendi da fame dei comunali e leggere che il Vice capo di Gabinetto di Veltroni riceveva 5.000 Euro al mese di provenienza illecita aggiunti allo stipendio; non è sopportabile mettere in mobilità coatta i 6.000 vigili urbani della città su disposizione di quel responsabile anticorruzione della capitale oggi indagato; non è pensabile che il Segretario-Direttore Generale che lì lo ha insediato non abbia visto nulla.
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