Dopo due giorni di dura protesta, che li ha visti incatenati sotto la pioggia e respinti mentre tentavano di far sentire la propria voce al Congresso regionale di Legacoop, i tre licenziati da Legacoop Lazio, sostenuti dall’USB – Onorina Silvestri, Birikti Tareche e Corrado Massari, licenziati dopo 30 anni di servizio – sono riusciti a strappare nel pomeriggio di ieri un incontro al Presidente della Lega Nazionale delle Cooperative, Mauro Lusetti, dopo
Un incontro che però alla fine ha avuto un esito elusivo, in cui il Presidente, pur esprimendo comprensione per la condizione subita dai lavoratori, non ha assunto alcun impegno, adducendo l’imminenza del Congresso Nazionale e la difficile fase attraversata dal movimento cooperativo, in particolare a Roma e nel Lazio.
In mattinata i tre lavoratori erano stati respinti all’ingresso dal personale di sala e in seguito i licenziati si erano nuovamente incatenati all’esterno del Centro Congressi. “Ci aspettavamo un atteggiamento ben diverso da parte dei vertici di Legacoop, un maggiore rispetto verso dei lavoratori che per tanto tempo hanno dato il loro contributo alla Lega del Lazio”, dichiara Francesco Iacovone, dell’USB Lavoro Privato. “Ma dobbiamo amaramente constatare che, nonostante la bufera che si sta abbattendo sul settore cooperativistico, ed in particolare a Roma e nel Lazio, i vertici rimangono blindati nella loro torre d’avorio, insensibili al destino dei lavoratori”. Solo in seguito è arrivato l’incontro con Lusetti anche se dall’esito non determinante.
La vertenza, quindi, continua.
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