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Norman Atlantic, una tragedia nel nome del profitto

Comunicato congiunto del sindacato greco Pame e dell’Usb italiana

Ancora una volta è stato provato  che la ricerca del profitto, da parte degli armatori, è incompatibile con la sicurezza in mare, è incompatibile con le misure necessarie per proteggere la vita in mare.

E’ evidente, che i naufragi, gli incendi, ecc,  sono causati dalle gravi omissioni sulla sicurezza della navigabilità che producono gravi conseguenze per passeggeri e equipaggi.

L’incendio scoppiato all’alba di Domenica 28 dicembre 2014, nel garage della nave «NORMAN ATLANTIC» – battente bandiera italiana, di proprietà di «Visemar DI NAVIGAZIONE SRL», che è stata noleggiata dalla società  greca ANEK- ha messo a rischio la vita dei 478 passeggeri e uomini dell’equipaggio.

 Questo ulteriore disastro impone seri interrogativi, a cui rispondere con precisione e la necessità di verificare rigorosamente se vi sia stato il rispetto delle norme di sicurezza della navigazione e di tutela della vita umana in mare.

In primo luogo, quali sono le vere cause dell’incendio, se i mezzi antincendio erano efficienti, se erano presenti le paratie antincendio della nave e perché non è stato possibile contrastare l’incendio dall’inizio?

In secondo luogo, dato che qualsiasi ritardo in caso di incendio comporta enormi rischi per la vita delle persone a bordo, perché, anche se l’incendio è scoppiato circa alle 4:00 di Domenica 28 dicembre, sono stati portati sulle scialuppe solo 150 passeggeri?  Lasciando a bordo un gran numero di passeggeri  pur essendo  in una zona (al largo di Corfù), dove, nonostante le specifiche condizioni meteorologiche avverse (senza esagerazioni), sarebbero potute intervenire con tempestività, nelle operazioni di salvataggio, velieri, navi da guerra, rimorchiatori e elicotteri off-shore?

In terzo luogo, qual è la storia della nave? Se è stata riconvertita in un traghetto, è  giustificata la presenza di un numero così grande di passeggeri e veicoli? La struttura della nave era adeguata?  Gli strumenti di salvataggio erano  sufficienti? E hanno funzionato?

In quarto luogo, cosa c’è dietro le ispezioni della nave, come sono state affrontate le osservazioni fatte durante l’ispezione del 19 dicembre 2014 dall’Autorità Portuale di Patrasso? Osservazioni che erano molto gravi per quanto riguarda la navigabilità della «NORMAN ATLANTIC» e che sono disponibili sul sistema “EQUASIS” www.equasis.org) .

In ogni caso, l’incendio scoppiato sulla nave «NORMAN ATLANTIC», il rischio per la vita di 478 persone a bordo e le omissioni del rispetto delle norme di sicurezza, impongono che vengano  stabiliti urgentemente controlli sistematici sulle navi passeggeri per verificare il rispetto degli standard di tutela della vita in mare.

La prima priorità è l’uso di tutti i mezzi e modi per salvare le persone a bordo del traghetto «NORMAN ATLANTIC», senza ulteriori ritardi. Le responsabilità sono grandi.

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