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Ferrovieri. La notte dei diritti

E’ un gioco indecente quello in cui si vuole coinvolgere i ferrovieri della DTP Roma in questo inizio d’anno. Gli accordi per l’effettuazione delle prestazioni notturne sono notoriamente scaduti e però la dirigenza societaria fa finta di niente e programma le attività in piena e arbitraria iniziativa.

L’OS USB Lavoro Privato – Ferrovie – in data 7 gennaio 2015 ha formalmente diffidato RFI a procedere alla programmazione di prestazioni notturne così come ha fatto la RSU18, mentre con una nota del 7 gennaio 2015 le OOSS firmatarie dei precedenti (pessimi) accordi hanno diffidato RFI a programmare attività che comportino la riduzione del riposo minimo ad 8 ore; non deve sfuggire la differenza di approccio alla questione proposto con le suddette diffide.

L’obbligo di trattative per i cantieri notturni è previsto da fondamentali fonti normative recepite dall’Accordo di Settore del maggio 2004 come strumento per la tutela dei livelli occupazionali negli impianti della manutenzione infrastrutture e della salute e sicurezza dei lavoratori in relazione al disagio derivante dal lavoro notturno, nonché dalla variazione del normale nastro di lavoro diurno; la questione sulla riduzione del riposo minimo ad 8 ore è dunque solo il passo finale (imposto dal D.lgs 66/03) di un iter che in primis sancisce la validità della contrattazione (e della partecipazione) come salvaguardia degli interessi dei lavoratori nella complessità delle loro condizioni di lavoro. Ed è proprio la violazione di questa accezione della normativa che rende più grave e inaccettabile il comportamento societario, così palesemente insensibile al crescente disagio dei lavoratori nell’attuale organizzazione produttiva, risultato di spregiudicate politiche di taglio occupazionale e di investimento.

In questo senso va fortemente ribadita la denuncia dell’interferenza negativa di RFI sul diritto di assemblea dei lavoratori, parimenti dell’inaccettabile esclusione dei lavoratori dalla vita sindacale voluta dalle segreterie delle OOSS firmatarie; il caos informativo di questi giorni sulla gestione dei comportamenti da tenere in relazione alle prestazioni notturne sarebbe stato senz’altro evitato dal legittimo svolgimento dell’assemblea dei lavoratori ripetutamente convocata dalla RSU lo scorso dicembre, e sicura efficacia avrebbe avuto la, pur parziale, diffida prodotta dalle stesse OOSS firmatarie: ma forse certi equilibri di palazzo sono maggiormente garanti dal caos informativo che dalla partecipazione dei lavoratori alle scelte sindacali.

Deve essere a tutti chiara l’urgenza di ribaltare l’attuale tavolo sindacale nella DTP Roma, perché la prospettiva delle condizioni di lavoro nella manutenzione infrastrutture è quella dell’ulteriore rapido deterioramento, con sempre meno tutele e sempre maggiori pressioni (anche disciplinari) per i lavoratori.

L’Unione Sindacale di Base:

ribadisce il proprio sostegno all’azione della RSU per l’affermazione del diritto alla partecipazione e di assemblea dei ferrovieri nella DTP Roma;

conferma la validità delle diffide a RFI prodotte dalla Stessa e dalla RSU in merito alla programmazione delle prestazioni notturne;

invita i lavoratori ad effettuare le suddette prestazioni solo se comandate individualmente e per scritto a seguito di richiesta tramite M40 con testo suggerito dai delegati sindacali nella DTP;

informa tutti i lavoratori che contestualmente alla diffida trasmessa in data 7 gennaio 2015 ha avviato le procedure di raffreddamento previste dalla legge 146/90 per la proclamazione di prossime iniziative a difesa del diritto e delle condizioni di lavoro nella DTP Roma;

auspica la più larga partecipazione dei lavoratori alla costruzione di questo percorso di lotta.

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