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CNA. Proclamato lo stato di agitazione

No ai piani industriali fatti sulla carne di chi lavora

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa (CNA) di Roma, una delle organizzazioni italiane di rappresentanza delle imprese, dell’artigianato e delle PMI, presente al CNEL, dopo aver disdettato unilateralmente la parte economica del contratto integrativo applicato in azienda lo scorso gennaio, ha deciso anche di non pagare gli straordinari, che i dipendenti sono costretti a svolgere a causa della carenza di personale (inserendoli in una banca ore di complesso utilizzo), ed i ticket restaurant maturati dal giugno al dicembre del 2014.

Tale situazione è aggravata dal mancato seguito del confronto sindacale fra  l’USB e  Lorenzo Tagliavanti, Direttore della CNA e Vice Presidente della Camera di Commercio di Roma, e dalle segnalazioni giunte da alcuni lavoratori che avrebbero ricevuto pressioni per il solo fatto di essersi organizzati con l’USB.

L’USB ha pertanto proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori CNA di Roma, con l’immediato blocco del lavoro straordinario in tutte le sedi dell’azienda, e nel respingere al mittente i piani industriali fatti sulla carne di chi lavora, si riserva possibili iniziative di sciopero e manifestazioni, per il salario e l’occupazione.

 

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