Licenziati o sospesi senza stipendio da cinque anni nonostante numerose sentenze, questa mattina a Benevento una folta rappresentanza delle centinaia di lavoratori dei Consorzi di Bacino si è asserragliata nella sala Conferenze dell’Amministrazione Provinciale.
Assunti per attuare la raccolta differenziata, a seguito di procedure di evidenza pubblica in occasione dell’emergenza rifiuti in Campania, da cinque anni i lavoratori sono licenziati o sospesi senza stipendio, mentre strutture e macchinari versano nell’abbandono più completo.
Il tutto nonostante le numerose sentenze della magistratura, dal Tribunale al Tar, dalla Corte d’Appello al Consiglio di Stato, per finire con la Corte dei Conti, che ha condannato i comuni afferenti ai Consorzi per danni erariali e per non aver programmato le attività di incremento della raccolta differenziata come richiesto dalla stessa Unione Europea, che ha sanzionato l’Italia per inottemperanza alle Direttive Comunitarie.
“Non è servita neppure l’approvazione della Legge regionale del 5 Gennaio 2014 – ricorda Giovanni Venditti, responsabile provinciale dell’USB – che imponeva obbligatoriamente ai comuni di associarsi per la costituzione degli Ambiti Territoriali Ottimali, gli ATO, procedendo all’assunzione dei dipendenti dei Consorzi di Bacino, tanto che per questa inosservanza è stato necessario nominare dei commissari ad acta. L’USB sostiene la lotta dei lavoratori dei Consorzi di Bacino ed il diritto di tutti i cittadini ad un ambiente pulito e salubre”, conclude Venditti.
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