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Tomaselli (Usb): “Contratti del commercio e dei bancari recepiscono il peggio del Jobs Act”

Camusso e Landini almeno smettano di proclamare guerre di facciata

“Il Contratto Nazionale dei lavoratori del commercio recepisce il peggio del jobs act. Il Contratto dei bancari, sottoscritto ieri, recepisce l’abolizione dell’articolo 18 e quindi uno dei peggiori provvedimenti del Governo”, osserva Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Nazionale USB.

“Che le aziende del commercio e le banche fossero su questa linea non c’era dubbio. Che lo fossero anche UIL e CISL lo diamo quasi per scontato, visto che firmano pressoché tutto. Ma ha firmato anche la Cgil della Camusso – sottolinea Tomaselli – quella che diceva che la battaglia contro il jobs act e contro la libertà di licenziare sarebbe continuata contratto dopo contratto, posto di lavoro per posto di lavoro, anche dopo la manifestazione del 12 dicembre, organizzata comunque fuori tempo massimo quando la legge delega sul lavoro era stata già approvata”.

“E ora, che cos’altro dirà Landini nelle sue ormai giornaliere interviste televisive?”, si domanda il dirigente USB. “Quella che ha firmato gli scempi contrattuali è la ‘sua’ CGIL, come ha detto sul palco di Piazza del Popolo il 28 marzo, e dunque deve assumersi anche lui la responsabilità di ciò che accetta e sottoscrive”.

“Per noi, non soltanto le Federazioni della Cgil del Commercio e dei Bancari hanno sottoscritto questi contratti – prosegue Tomaselli – lo hanno fatto anche Camusso e Landini. Se può, e se vuole, il Segretario della Fiom smentisca, o meglio smentisca la Cgil, senza enunciare come al solito la terza guerra mondiale e con poche e semplici parole”.

“Ma Landini non può farlo finché sarà dentro il calderone Cgil, ormai allo sbando ma sempre pronto a firmare l’infirmabile. Allora, basta con i proclami di Camusso e di Landini – conclude il sindacalista USB – un po’ di sano silenzio aiuta la riflessione”.

 

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