Sciopero in Sardegna, Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Umbria e Marche indetto oggi dall’USB per gli ex-lsu impegnati negli appalti di pulizia e decoro nelle scuole, con iniziative in numerose città.
Lo sciopero è stato indetto contro le procedure di licenziamento collettivo, aperte per circa 18.000 lavoratori; contro il taglio del reddito, dagli attuali già miseri 800 euro a nemmeno 300 mensili, e per un’effettiva salvaguardia occupazionale e reddituale degli addetti.
A Roma un folto presidio di lavoratori e lavoratrici si è riunito in piazza di Montecitorio. Negli incontri con i referenti istituzionali che si sono tenuti contestualmente a tutte le manifestazioni, si è ribadita la richiesta dell’USB di porre fine al sistema degli appalti, che permetterebbe economicità e qualità del servizio, per una reale e definitiva stabilizzazione di questo personale, che da oltre 20 anni opera ininterrottamente nelle scuole, attraverso l’assorbimento negli organici del personale ATA sui posti già accantonati in organico.
La mobilitazione dei lavoratori continuerà fino a quando non verranno assunti i provvedimenti necessari.
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