Da molti mesi USB cresce numericamente e il proprio radicamento territoriale è sempre più marcato. Non soltanto nuovi iscritti ed attivisti che lasciano la Cgil o altri sindacati, ma anche lavoratori che singolarmente o in gruppi sempre più consistenti si avvicinano al nostro sindacato per costruire una rappresentanza concreta, credibile, indipendente e conflittuale.
Tra gli ultimi casi la forte crescita nell’ambito della logistica dove sono presenti giovani, soprattutto immigrati, che con Usb stanno sperimentando una nuova forma di conflittualità e di rappresentanza dei propri diritti.
Qualche giorno fa la nascita di USB nella storica fabbrica della Piaggio di Pontedera a seguito dell’abbandono della Fiom di numerosi rappresentanti e iscritti che hanno scelto il nostro sindacato per costruire una concreta alternativa sindacale.
Ora è invece da Fano, nelle Marche, che proviene una nuova ottima notizia.
L’Usb ha vinto le elezioni per il rinnovo della Rsu alla Saipem di Fano. Nella tornata elettorale che si è tenuta il 22, 24 e 26 febbraio, USB ha presentato per la prima volta una propria lista ed ha ottenuto 191 voti su 529, pari al 36% del totale. L’Usb, che ha superato in termini di rappresentanza la Cgil ( 170 voti), ha cosi eletto nella nuova Rsu aziendale 5 delegati su 13.
Un grande risultato che premia USB che rappresenta la vera novità in questa realtà di lavoro, dove da molti anni i lavoratori hanno dovuto subire tra l’altro una situazione di scarsa trasparenza rispetto alla rappresentanza dei propri interessi.
USB punterà al mantenimento e al rilancio della Saipem di Fano, un centro di progettazione e di direzione storico, di riconosciuta eccellenza sul piano nazionale
Alla Saipem di Fano, dove si sono tenuti di recente anche degli scioperi, è forte il rischio che si vada nei prossimi mesi ad un ridimensionamento della struttura e dell’organico che ora conta 800 dipendenti, molti dei quali ingegneri e tecnici specializzati.
Noi interverremo sindacalmente con l’obiettivo di puntare al consolidamento occupazionale ed allo sviluppo industriale di questa realtà: uno sviluppo fondato anche sulla conferma e sulla stabilizzazione dei precari attualmente in organico a Fano che rappresenta un polo di eccellenza per le Marche e per l’intero paese che va salvaguardato a tutti i costi.
Questa nuova esperienza alla Saipem, come quelle ricordate della logistica e della Piaggio, insieme a tutte le altre che in questi mesi e in questi anni sono nate e si stanno sviluppando intorno al progetto di USB, dimostrano da una parte la nostra ferma volontà di perseguire l’alternativa sindacale e dall’altra la necessità diffusa e sempre più evidente di un nuovo modello di rappresentanza.
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