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Meridiana. Dopo la gita in Qatar, ancora lo stesso piatto indigesto?

7 marzo incontro al Mise. presidio dei lavoratori sotto Ministero dalle ore 10.30

Lunedì 7 marzo riprenderà presso il MISE il confronto sul futuro del Gruppo MeridianaFly, che oltre la compagnia Meridiana include le controllate Maintenance ed AirItaly, e sulla prospettata partnership con Qatar Airways.

L’incontro questa volta è riservato solo ad azienda e sindacati, mentre i lavoratori Meridiana di tutta Italia saranno ancora una volta in presidio sotto la sede del ministero, a partire dalle ore 10.30.

“Questo incontro al Mise avviene dopo la visita del ministro Guidi a Doha, durante il quale le solite aggiornate fonti di informazione ci hanno riferito anche di colloqui tra i management di Meridiana e della compagnia emiratina”, dichiara Francesco Staccioli, dell’Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato, che osserva : “Non sappiamo ancora cosa si siano detti, anche se ci sembra decisamente strano che questi dialoghi siano avvenuti senza che il confronto con i rappresentanti dei lavoratori sia entrato nel merito. A questo punto però ci aspettiamo di ricevere almeno novità rispetto il quadro preoccupante che finora ci è stato fornito e che non ci venga riproposto lo stesso piatto indigesto”.

“Come da classico copione, la trattativa è stata posta sotto la pressione dei tempi ristretti e della minaccia di veder svanire l’opportunità della partecipazione di Qatar Airways. Ma sul tavolo ci sono ancora punti fondamentali irrisolti – sottolinea il dirigente USB –  sui quali l’azienda deve cominciare a togliere le proprie ataviche rigidità. Parliamo in particolare del tema delle dimensioni asfittiche della compagnia nel medio termine e dell’unificazione dei due vettori, che si legano al problema del numero enorme e ingestibile di esuberi e delle prospettive future di ogni singolo dipendente che oggi lavora per il gruppo”.

“Se si intende trovare soluzioni nei tempi auspicati, tocca al management dare il segnale di svolta,   invece di arroccarsi sulle proprie posizioni e di dimostrarsi infastidito dall’attenzione che i media hanno rivolto alle nostre sacrosante lotte. Nessuno può aspettarsi che vengano vanificati anni di battaglie, di rivendicazioni e di denunce dei lavoratori supportate dall’USB”, conclude Staccioli.

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