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Torino. Lavoratori della Reggia di Venaria contestano il ministro Franceschini

Un gruppo di delegati USB e lavoratrici e lavoratori della Reggia di Venaria ha interrotto oggi pomeriggio l’incontro su cultura e istruzione che si teneva presso il Salone del Libro di Torino, alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini. Dopo l’esposizione di alcuni progetti di alternanza scuola-lavoro, tra cui uno riguardante proprio la Reggia di Venaria, i lavoratori sono intervenuti tentando di srotolare alcuni striscioni e chiedendo al ministro la ragione del nuovo appalto che prevede un taglio del 40% del monte ore di lavoro, pur in presenza di un volume di visitatori in continua crescita.

Si è quindi tenuto un breve colloquio tra Franceschini e i lavoratori all’esterno della Sala Rossa, nel quale il ministro ha affermato di non essere a conoscenza dei dettagli del bando e non è andato oltre un generico impegno a informarsi sulla vicenda.

La protesta segue il partecipato sciopero del primo maggio e le intimidatorie lettere di contestazione inviate dalla Corte Reale (la cooperativa che ha in appalto i servizi della Reggia) ai lavoratori che hanno partecipato alla legittima e autorizzata assemblea sindacale del 25 aprile scorso.

Martedì 17 maggio alle 18 i lavoratori parteciperanno ad un’assemblea pubblica presso la Cavallerizza Reale occupata, dal titolo ‘Torino investe sulla cultura. Ma chi ci guadagna?’; per il weekend di sabato 21 e domenica 22 è stato invece proclamato un nuovo sciopero. Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della Reggia, alla prese con l’ipocrisia di un’amministrazione e di un governo che continuano da un lato, ipocritamente, ad affermare la centralità della cultura nelle proprie politiche, mentre dall’altro, in questo come negli altri ambiti, combattono la loro battaglia contro i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori.

Redazione Contropiano Torino

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