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Maestre di infanzia. Madia costretta a prendere impegni concreti

Lunga e soprattutto proficua giornata di lotta delle educatrici e maestre di nidi e scuole d’infanzia, al quinto giorno di presidio sotto le finestre della “sorda”, ossia il ministro della funzione pubblica Marianna Madia.

La polizia aveva provato inizialmente ad intimidirle – secondo il noto pregiudizio “donne e impiegate pubbliche, quindi…” – fronteggiandole a lungo per impedire loro di spostarsi in corso Vittorio Emanuele.

La richiesta era assolutamente normale, in un mondo normale: un incontro con il ministro Madia, che aveva assunto l’impegno per un tavolo interistitizionale sul problema, per discutere della stabilizzazione delle precarie del settore.

Le educatrici dei nidi e le maestre della scuola d’infanzia, mobilitate con l’USB per la difesa dei servizi scolastici educativi pubblici e la tutela di tutto il personale precario, hanno poi occupato a Roma la chiesa di Sant’Andrea della Valle, nei pressi del ministero della P.A.

13187783_1382835801803980_396935478_nInsieme all’USB chiedono forme di stabilizzazione e percorsi formativi, che permettano alle lavoratrici di entrare a far parte di graduatorie permanenti per la progressiva assunzione, scongiurando licenziamenti, disoccupazione, default e privatizzazione dei servizi: una deriva già in atto in molti comuni italiani e che nella sola città di Roma mette a rischio 5.000 precarie.

Se il ministro si mostra insensibile, non ci resta che rivolgerci al Papa”, dichiarava alla stama, con ul filino di ironia, un’educatrice, mentre entrava nella chiesa Sant’Andrea della Valle.

Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, si è così dovuta recare personalmente presso la Chiesa di Sant’Andrea della Valle, per tentare ricucire una situazione che stava sfociando verso un problema diplomatico con il Vaticano.

Le lavoratrici hanno dunque posto termine all’occupazione di Sant’Andrea della Valle ed una delegazione USB si è recata alla Funzione Pubblica dove è si è svolto l’incontro col Ministro.

Presenti all’incontro anche lavoratrici di altre città italiane, giunte oggi a Roma per la mobilitazione nazionale indetta dall’USB.

Nel corso dell’incontro l’USB ha rappresento al Ministro la drammatica situazione del precariato nel settore, che mette a rischio licenziamento circa 10.000 lavoratori, in grande maggioranza donne, ed ha evidenziato l’importanza della salvaguardia dei servizi pubblici alla cittadinanza.

Il ministro Madia ha reso noto che il suo dicastero sta studiando una proposta normativa, che sia soluzione idonea per tutte le diverse realtà territoriali italiane e che assicuri continuità lavorativa e processi di stabilizzazione per le precarie.

Per quanto riguarda Roma, dove una delibera del commissario Tronca ha già posto dei limiti assunzionali in nidi e scuole d’infanzia, il ministro ha evidenziato che il carattere generale del provvedimento normativo allo studio da parte ministeriale supererà i limiti della delibera.

A questo proposito, l’USB ha ribadito la necessità di un rallentamento dei tempi di pubblicazione dei bandi da parte dell’Amministrazione commissariale della capitale.

Il ministro si è inoltre impegnato a convocare, entro la prossima settimana, un tavolo di confronto con l’USB e le altre organizzazioni sindacali per illustrare i contenuti della proposta normativa allo studio.

L’USB sottolinea che solo la tenacia delle lavoratrici ha permesso questo primo importante passo avanti e ringrazia i religiosi della basilica di Sant’Andrea della Valle, che hanno compreso la drammaticità della emergenza sociale, mostrando accoglienza e sostegno alle lavoratrici.

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