Circa 500 persone hanno sfilato in corteo per le strade di Pomigliano D’arco per dire no alla riforma renziana della costituzione . Soprattutto studenti delle scuole. Ad aprire il corteo lo striscione STUDENTI E OPERAI CONTRO LA RIFORMA. D’altronde questo è il paese della Fiat e dell’Alfasud e la questione operaia è sempre stata ampiamente sentita. Soprattutto in tempi come questi di dismissioni industriali e cassa integrazione o mobilità a livello massivo.
Tra gli organizzatori della giornata, a fianco dei collettivi studenteschi, vi è il collettivo operaio Ohm 48 che tanto si è speso per la lotta per il reintegro dei 5 licenziati dalla Fiat “rei” di aver protestato contro il suicidio di una operaia relegata al reparto confino di Nola. Lotta per il reintegro vinta in appello. E in corteo ci sono anche loro,i 5 ex licenziati capeggiati ovviamente dal vulcanico Mimmo Mignano, insieme ad altri compagni del SiCobas, il loro sindacato. Nello stesso spezzone anche diversi delegati dell’Usb .
Insomma se il padrone Marchionne invita gli operai a votare per il Si, la popolazione di Pomigliano che è quasi interamente di estrazione operaia , sembra andare in tutt’altra direzione.
Meno male. Piccoli segnali di resistenza operaia e popolare. Di cui abbiamo tanto tanto bisogno.
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