I lavoratori non si faranno ingannare e voteranno NO alla controriforma costituzionale
“Il ministro Madia annuncia che domani, in pompa magna, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil firmeranno un accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici, prevedendo un aumento di 85 euro medi lordi, che andranno regime non prima del 2018, dopo 9 anni di blocco dei contratti”, dichiara Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Una cifra del tutto insufficiente a risarcire, anche solo parzialmente, quanto non erogato ai lavoratori e alle lavoratici nei passati 7 anni, ed inadeguata a coprire anche la sola inflazione”.
Prosegue Romagnoli: “La Ministra annuncia anche di voler andare avanti ad oltranza per mettere a punto l'accordo, in modo da poter portare a casa, a fini elettorali, un risultato politico ottenuto con il solito sostegno delle organizzazioni sindacali complici, che non lesinano gli assist al governo a pochi giorni dal referendum costituzionale”.
Sottolinea il dirigente USB: “Dunque, ci indigna profondamente, ma certo non ci stupisce, che si sia fatto di tutto, anche attraverso uno spropositato spiegamento di forze dell’ordine, per impedire all’USB di entrare al Ministero ed esercitare il proprio diritto di rappresentanza dei lavoratori”.
“Siamo convinti che le lavoratrici ed i lavoratori pubblici non si faranno ingannare da questo accordo truffa e che il 4 dicembre si recheranno in massa ai seggi per votare NO alla controriforma costituzionale”, conclude Romagnoli.
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