Questa mattina gli operai dell’ILVA di Genova hanno aperto con uno sciopero ed un corteo, partito dai cancelli dello stabilimento e arrivato fino in prefettura, l’agitazione inerente il processo di vendita dell’ILVA che sembrerebbe portare ad almeno 5000 esuberi. Di questi quasi un migliaio potrebbero riguardare lo stabilimento di Cornigliano.
Partito in circa 500, il rumoroso corteo si è ingrossato strada facendo raddoppiando i suoi numeri anche grazie ad alcune delegazioni esterne e a cittadini solidali. Al suo interno hanno fatto la propria passerella numerosi candidati sindaci e politici dei partiti in vista delle vicine elezioni. Anche il Governo, secondo ciò che si sente in corteo, riterrebbe l’offerta di Arcelor Mittal non consona.
I candidati sindaci e gli amministratori presenti hanno inviato al Governo Nazionale un testo di sostegno ai lavoratori. E’ una buona cosa ma in realtà sono gli esponenti locali di quel blocco anti operaio che favorisce la svendita dei diritti dei lavoratori. Per quel che ci riguarda sosteniamo la lotta contro gli esuberi ma rimaniamo convinti che sia necessario e indispensabile avere una strategia per la rinazionalizzazione dell’ILVA.
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