A via Brancati 48, la Festa della Repubblica è stata vissuta in un modo del tutto particolare. I lavoratori e le lavoratrici dell’ISPRA sono al dodicesimo giorno di occupazione e, nonostante il lungo fine settimana e l’isolamento nel quale una politica sorda ed indifferente vorrebbe confinarne la protesta, proseguono la preparazione delle azioni di lotta e di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni.
È iniziata la campagna “IO mi preOCCUPO per l’ISPRA” e la diffusione del messaggio di lotta per la difesa dell’Ente e delle sue attività e funzioni istituzionali e per la valorizzazione dei suoi lavoratori, di ruolo e precari, per questi ultimi attraverso la stabilizzazione.
“Non è assolutamente concepibile che un Istituto dedicato alla protezione dell’Ambiente sia reso moribondo dal proprio ministro di riferimento, Gian Luca Galletti, che specie in questi ultimi mesi è scomparso dalla scena, evidentemente concentrato sulle notizie dello sbarramento per l’accesso alla prossima legislatura. O che forse si sta dedicando ad un corso intensivo di american english, per puntare al ministero dell’ambiente di Donald Trump, visto il comune livello d’interesse nella materia.” Dichiara Nicola Lugeri, coordinatore USB PI ISPRA. “Galletti e l’alta dirigenza del MATTM hanno lasciato l’ISPRA in un vuoto istituzionale, amministrativo e finanziario, acuito ieri dalle definitive dimissioni del Commissario De Bernardinis Da ieri, i vertici dell’Istituto sono impersonificati unicamente nell’attuale DG Stefano Laporta, incaricato Presidente, la cui ‘presa di servizio’ è però prevista fra circa un mese. Sentite le dichiarazioni pubbliche da lui espresse il 26 maggio, nelle quali conferma la stagnazione dell’Ente ed il fallimento della ristrutturazione da lui stesso guidata e soprattutto conferma il licenziamento di decine di precari storici e super-qualificati, la risposta dei lavoratori e lavoratrici rappresentati da USB-PI non può che essere quella in atto da 12 giorni: occupazione e campagne di informazione e di pressione e persuasione”.
“In un silenzio istituzionale assordante, la prossima giornata mondiale dell’Ambiente, di lunedì 5 giugno, ci penseranno gli occupanti dell’ISPRA a festeggiarla. L’appuntamento è alle 16 a Piazza della Rotonda, davanti al Pantheon. Non mancate!” conclude il sindacalista.
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