Con un atto largamente preannunciato dal presidente della Regione Puglia e dal sindaco di Taranto è stata ritirata la sospensiva che è parte del ricorso contro il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha approvato il piano ambientale presentato da Arcelor-Mittal.
L’enfasi mediatica attorno al ritiro della sospensiva serve esclusivamente a coprire la male parata del ministro Calenda e del governo Gentiloni a fronte del giusto diniego al ritiro dello stesso. Ora nessun alibi pretestuoso può essere sollevato sulla vicenda della cessione del gruppo Ilva.
Il decreto è pienamente operativo sino a pronunciamento del Tar.
Il ricorso quindi resta e grazie a questo può essere possibile ottenere ben più importanti investimenti sull’ambiente e le risorse per garantire un reddito all’indotto.
* Usb
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