I braccianti superstiti dell’incendio nella tendopoli di San Ferdinando costato la vita a Becky Moses hanno dato vita questa mattina a una lunga marcia silenziosa partita dai resti carbonizzati della baraccopoli con destinazione il municipio di San Ferdinando.
Organizzati dal Coordinamento lavoratori agricoli Usb della Piana di Gioia Tauro, i braccianti si sono incamminati innalzando cartelli con le scritte “Schiavi mai”, “Basta discriminazioni, residenze per tutti” e “Le nostre vite più in alto dei vostri profitti”, per dire basta alla promesse mancate delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli e basta alle terrificanti condizioni di sfruttamento, degrado e miseria in cui da un decennio sono costretti a vivere i lavoratori agricoli della Piana.
Alla marcia, svoltasi sotto le bandiere di Usb, hanno dato la loro adesione Sos Rosarno, Legambiente Reggio Calabria e l’Associazione 14 luglio di Nicotera. Tra i lavoratori anche il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, con la fascia tricolore.
Nel municipio di San Ferdinando una delegazione ha incontrato i rappresentanti della Prefettura di Reggio Calabria, il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando, Andrea Polichetti, e il sindaco Andrea Tripodi, per chiedere verità, giustizia e dignità anche nel nome di Becky Moses.
Tre i risultati ottenuti nella riunione dai braccianti Usb:
1) da domani, martedì 30 gennaio, tutti i residenti della vecchia struttura distrutta dalle fiamme avranno la possibilità di iscriversi all’anagrafe dei vari comuni nel registro dei residenti, possibilità fino a oggi negata.
2) mercoledì 31 gennaio personale della questura di Reggio Calabria e del commissariato di Gioia Tauro sarà sul luogo della tendopoli andata a fuoco per risolvere il delicato problema dei documenti andati in cenere nell’incendio. Ai richiedenti sarà rilasciata una dichiarazione di smarrimento al fine di ottenere duplicati di documenti e certificati.
3) Sarà fissata al più presto una riunione del tavolo permanente istituito dopo le battaglie dell’Unione Sindacale di Base al fine di risolvere le questioni abitative e lavorative dei braccianti. All’incontro sono stati invitati a partecipare i sindaci e gli imprenditori della Piana di Gioia Tauro. Un passo importante, perché il tavolo dopo una prima riunione non si era mai più riunito.
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