Non esistono parole per descrivere l’ennesima umiliazione che in questi giorni sono costretti a subire i lavoratori del comparto sanità. Infatti dopo quasi un decennio di blocco dei contratti collettivi di lavoro, l’agenzia per la rappresentanza della pubblica Amministrazione ARAN da una parte e CGIL CISL, UIL dall’altra parte sono pronti a sottoscrivere il nuovo contratto del comparto sanità barattando per pochi spiccioli dignità e diritti dei dipendenti della sanità.
I lavoratori del comparto sanità devono sapere che dall’ultimo rinnovo dei CCNL 2008 ad oggi hanno subito un danno economico di circa 9.200 euro, soldi rubati ai dipendenti che non saranno mai più restituiti con una perdita del reale potere d’acquisto di circa il 25%.
Molteplici sono state le ingiustizie che hanno incassato in questi anni i lavoratori del pubblico impiego, illegalità avallate paradossalmente da chi doveva tutelare il lavoro e i lavoratori ( Governo, sindacati complici del sistema,) e invece al contrario li hanno imbrogliati e raggirati addirittura con una doppia beffa:
- la prima messa a segno dalla corte costituzionale con sentenza n° 178/2015 che pur ritenendo illegittimo il blocco della contrattazione nella pubblica amministrazione dichiara che la stessa ha effetti e diventa esecutiva dal giorno successivo alla sua pubblicazione, quindi di carattere non retroattivo all’effettivo blocco, cosi da determinare il detto danno economico
- la seconda ha come artefici sempre il governo e sindacati complici, che si sono accordati per un adeguamento economico di 85 euro lordi che diventeranno circa 50 netti, e alla sospensione della voce “vacanza contrattuale” in busta paga il definitivo sarà di 30 euro al mese dopo dieci anni, “ forse abbiamo esagerato anche con cappuccio e brioches ”.
inoltre se il CCNL del comparto sanità sarà simile in termini economici a quello già sottoscritto per il comparto delle funzioni centrali, verranno erogati gli arretrati contrattuali a mo’ di mancia (una tantum) dal valore irrisorio a copertura degli arretrati dal 1 gennaio 2016 .
inoltre oltre al grave danno sulla parte economica , un altro attacco arriverà dalla parte normativa dove invece di tutelare e salvaguardare i diritti del lavoratore, governo e sindacati complici vesseranno ancora di più i dipendenti favorendo sempre di più il potere datoriale e peggiorando le condizioni materiali di vita e di lavoro dei dipendenti della sanità in materia di: orario di lavoro, norme disciplinari, sicurezza nei luoghi di lavoro, visite fiscali e permessi ai sensi di legge.
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