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Pisa. L’Usb entra in Continental

Comunichiamo a tutti i lavoratori che il 22 febbraio 2018 si è costituito anche alla Continental di Pisa il sindacato di base intercategoriale USB e che la comunicazione formale è stata resa ufficialmente alla Direzione Aziendale.

USB è un sindacato in cui sono centrali la democrazia e la partecipazione attiva di tutti/e. Le linee e le scelte sindacali si costruiscono in assemblea con le lavoratrici e i lavoratori e l’intento è quello di rivendicare il miglioramento delle condizioni di lavoro a partire dalle nostre esigenze tramite un’azione contrattuale propositiva ma – se necessario – radicale e coerente.

La Continental di Pisa, nonostante non abbia mai attraversato veri periodi di crisi, bensì solo momentanee e piccole decrescite dei volumi produttivi per il lancio di nuovi prodotti, a partire dal 2010 ha cominciato a pretendere sempre più flessibilità e arbitrio nell’organizzazione del lavoro e nella gestione dei lavoratori.

La Fiom-Cgil​, pressoché unico sindacato presente, spesso molto disponibile alle “necessità” dell’azienda, in questi anni non ha saputo intervenire efficacemente su molte questioni (mancato rinnovo del premio, ferie, preavvisi, carichi di lavoro e organizzazione del lavoro, pause) e da oltre due anni, ancora oggi, continua ad incontrarsi con l’azienda per una trattativa su pause e lavoratori interinali di cui non si conoscono i termini esatti e che ha la presunzione di portare avanti senza un coinvolgimento vero dei lavoratori.

In questo contesto, con il 72% di NO al referendum sul rinnovo del CCNL, i lavoratori Continental hanno cominciato ad esprimere molto chiaramente la loro insoddisfazione, sfiducia e protesta non solo nei confronti dei sindacati confederali per la firma sul Contratto Nazionale ma anche e soprattutto per un’azione sindacale di fabbrica poco chiara e non incisiva, purtroppo del tutto coerente con la scelta non conflittuale e subalterna al padronato portata avanti dai sindacati confederali a livello nazionale.

USB in Continental nasce certamente dall’esigenza di alcuni lavoratori di volgere lo sguardo fuori dalla FIOM e dalla confusione generata dalla crisi di valori sindacali che sta vivendo al suo interno la CGIL ma soprattutto nasce dalla volontà di una rottura netta con pratiche sindacali di questo tipo, tra l’altro auto referenziali e poco democratiche.

Siamo consapevoli che non sarà un percorso facile ma siamo pronti e decisi ad essere determinanti nelle scelte sindacali in azienda.

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