Una trentina di lavoratori della logistica aderenti all’Unione Sindacale Di Base sta occupando la sede di Leroy Merlin di Rozzano strada 8 palazzina N sono chiusi all’interno e chiedono di incontrare i vertici dell’azienda contro il licenziamento di tre operai iscritti ad USB e le condizioni di lavoro da caporalato operate nel polo logistico di Castel San Giovanni (Pc)
L’azienda nel frattempo ha dato la sua disponibilità a incontrare i lavoratori in una riunione: “L’incontro avrà inizio entro le 14”. Proprio per questo “e per favorire lo svolgimento della discussione, i lavoratori hanno deciso di interrompere l’occupazione” e di liberare i locali in attesa dell’esito della discussione.
Dopo le ripetute azioni nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza), questa mattina la lotta si è spostata nella sede di Rozzano (Milano), della multinazionale francese.
Alcune decine di lavoratori hanno così deciso di occupare gli uffici della Leroy Merlin per protestare contro il licenziamento di tre facchini iscritti a USB, nonché contro il sistema del caporalato imperante nell’organizzazione aziendale.
I lavoratori hanno chiesto a gran voce di incontrare i vertici societari. Durante l’incontro è stato ricordato a Leroy Merlin che le libertà sindacali in Italia sono sancite nell’articolo 39 della Costituzione, e che il caporalato e le finte cooperative costituiscono una continua violazione delle leggi e dei contratti vigenti.
Leroy Merlin in Italia non gode dei privilegi dell’extraterritorialità e la lotta dei facchini dell’Unione Sindacale di Base non si fermerà fin quando non saranno garantiti il rispetto dei diritti e della dignità e non saranno reintegrati i lavoratori licenziati.
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