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Sciopero alle poste, contro i tagli al servizio e i carichi di lavoro

Il prossimo venerdi 25 maggio ci sarà lo sciopero nazionale contro il nuovo Piano Industriale di Poste che, per inseguire i guadagni di Borsa, trasforma l’azienda in una grande finanziaria a vocazione speculativa – taglia l’occupazione (riduzione immediata di 15mila unità!) – vara il nefasto “recapito a giorni alterni” che dimezza i portalettere e offre un servizio a singhiozzo – istituisce turni di lavoro che stravolgono vite già impostate (le nostre non le loro) – perpetua un precariato a rotazione continua, senza prospettive di stabilizzazione, cronico, “usa e getta” – strutturano un’organizzazione del lavoro che obbedisce al totem della flessibilità senza limiti.

Questi i contenuti effettivi di una ristrutturazione che ha i connotati di una vera e propria controriforma che si scarica sia contro i lavoratori che contro il servizio ai cittadini.

I sindacati di base rispondono con lo sciopero nazionale che lì vedrà manifestare nelle maggiori città:

Firenze-piazza della Repubblica, concentramento ore 9,30;

Milano-concentramento ore 10,00 Arco della Pace-presidio Rai;

Roma Presidio ore 10,00 Viale Europa

Torino: Presidio ore 9,30 sede Rai di via Verdi

Padova -Treviso: Presidio ore 10,00 piazza Vittoria 1 Treviso

Salerno: Assemblea pubblica ore 10,00 sede Cobas, poi presidio Filiale.

Coscienti che la lotta non è di breve durata organizzano la lotta permanente sino al ritiro dei provvedimenti, indicendo gli scioperi mensili delle prestazioni straordinarie e aggiuntive.

Denunciamo un clima di caccia alle streghe contro i lavoratori scioperanti, per indurli a desistere, dalle pressioni a vere minacce di ritorsione, messe in piedi da azienda e sindacati concertativi che anche in questa occasione non mancano di mostrare il loro volto di servi sciocchi del padrone.

E’ tutto il sindacalismo di base delle Poste che, per la prima volta, decide di rispondere unito contro provvedimenti orientati a dismettere il servizio recapito, passo decisivo verso lo smantellamento del servizio pubblico.

In sintesi il contenuto della controriforma: tagli all’occupazione per i lavoratori, per i cittadini abolizione del servizio di recapito quotidiano, per gli azionisti i dividendi! Stampa e tv sono invitati ai presidi organizzati, dove risponderemo alle loro domande.

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