I fatti…Venerdì 13 luglio si teneva l’incontro sul salario accessorio 2016 per i lavoratori delle Agenzie Fiscali. La Usb, del tutto illegittimamente, non era stata convocata (si parlava comunque di fondo del 2016 per il quale sono già stati corrisposti anticipi e non di materie derivanti dal nuovo contratto nazionale. Ma anche in quest’ultimo caso l’esclusione della sigla – rappresentativa tra i lavoratori – sarebbe stata antidemocratica ed ingiusta. Una delegazione dell’USB si presentava egualmente al tavolo delle trattative.
“Entrati nella stanza, dopo esserci seduti, in silenzio ci siamo coperti la bocca con un fazzoletto a rappresentare la volontà delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto e dell’Amministrazione di imbavagliare la democrazia escludendoci dai tavoli di contrattazione.
Apriti cielo! Una iniziativa di protesta simbolica, (il bavaglio alla bocca ha una lunga tradizione sia nelle iniziative politiche che sindacali) che ha fatto letteralmente impazzire il rappresentante della Cgil, che si è lanciato in un vergognoso turpiloquio nei nostri confronti, mentre, agitando il dito medio, minacciava aggressioni” denuncia l’Usb delle Agenzie Fiscali in un comunicato.
Una reazione isterica che la dice lunga sulla profonda allergia della Cgil e di chi la rappresenta verso la democrazia e l’insofferenza verso ogni forma di dissenso, abituati come sono ad andare sempre a braccetto con l’amministrazione.
A distanza di giorni, invece di stendere un velo pietoso sul loro comportamento, sono tornati sull’argomento provando a giustificare l’ingiustificabile. La Cgil, in realtà, non è nuova a tentativi maldestri, come in questo caso, di ribaltamento della realtà, il tutto condito dalla consueta dose di vittimismo.
“La parte più esilarante del comunicato Cgil è quella secondo la quale ci saremmo coperti il volto nascondendo la nostra identità: a parte il fatto che ci siamo coperti solo la bocca e, tra l’altro, dopo il nostro ingresso nella stanza della riunione, le foto sul sito mostrano il nostro elevato indice di “irriconoscibilità”…
Noi agiamo sempre alla luce del sole perché non abbiamo mai nulla del quale vergognarci o nascondersi. Lo stesso non possiamo dire della Cgil e dei loro patetici show”, afferma l’Usb.
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