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L’agricoltura torna al centro del conflitto e dei diritti. Il ministro dà buca

Sabato 22 settembre l’Unione Sindacale di Base organizza a Foggia una grande assemblea nazionale sul lavoro agricolo, durante la quale saranno presentati e discussi la piattaforma per il riconoscimento dei diritti sindacali, contrattuali e sociali dei lavoratori della terra e la proposta di codice etico per tutti gli attori della produzione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, dai braccianti alla Grande Distribuzione Organizzata.
I temi all’ordine del giorno sono ben evidenziati dal titolo dell’iniziativa: “Agricoltura Eticoltura”. A sottolinearne il valore, la scelta della città e della regione ospitanti: Foggia e la Puglia. Cioè il capoluogo della provincia in cui quest’estate hanno perduto la vita 16 braccianti, nonché il luogo che ha visto la marcia dei berretti rossi e in cui si è tenuta la prima riunione del tavolo interministeriale chiesto a gran voce da USB, e la regione che ha dato i natali a Giuseppe Di Vittorio, il primo a battersi per organizzare in sindacato strutturato i lavoratori della terra.
Questa è la strada scelta dall’USB affinché nelle campagne italiane si arrivi a dire definitivamente “no allo sfruttamento” e “sì ai diritti”. Sono le stesse parole d’ordine per le quali si batteva Soumaila Sacko, l’attivista USB assassinato il 2 giugno in Calabria, nelle campagne di San Ferdinando. A lui, alla sua memoria, alle lotte sue e di decine di migliaia di braccianti di ogni provenienza, è dedicato il codice etico.
All’assemblea aveva pubblicamente garantito la propria presenza il ministro Gian Marco Centinaio, che però alcuni giorni fa si è tirato indietro. Un brutto segnale dal ministero cui fa capo l’agricoltura italiana. 
Dal 22 settembre il ministro Centinaio è lì”. Con queste parole Gian Marco Centinaio, ministro leghista delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, aveva risposto l’8 agosto all’invito a partecipare all’assemblea nazionale dell’Unione Sindacale di Base sul lavoro agricolo, sabato 22 settembre a Foggia.
Lo aveva fatto non in un colloquio privato, ma in diretta tv replicando dagli studi di Agorà Estate ad Aboubakar Soumahoro, durante il collegamento con la marcia dei berretti rossi organizzata da USB dopo l’ennesima strage di braccianti proprio in Puglia.
Venerdì scorso però la sua segreteria particolare ha inviato una cortesissima mail per comunicare che  “il Signor Ministro non potrà prendere parte all’evento, a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti e confermati”.

Ci saranno invece il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore al Lavoro della Regione Calabria, Angela Robbe, il segretario dell’Union internationale des syndicats des travailleurs de l’agro-alimentaire, Christian Alliaume, il giornalista Gad Lerner, rappresentanti delle organizzazioni di settore, oltre naturalmente alle delegazioni di braccianti provenienti da tutta Italia.
I lavori saranno aperti da Aboubakar Soumahoro, del Coordinamento Lavoratori agricoli USB, e conclusi da Pierpaolo Leonardi, dell’esecutivo nazionale USB.
L’appuntamento è alle ore 10 di sabato 22 settembre a Palazzo Dogana, in piazza XX Settembre, a Foggia.

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