E’ quanto accaduto a un operaio dell’azienda Aviation Services, operante con più di 800 dipendenti in diversi aeroporti della penisola, che è stato messo alla porta per aver segnalato evidenti irregolarità nei dispositivi antincendio e nel nastro trasportatore.
Nella lettera di licenziamento l’azienda contesta al dipendente di aver provocato un ritardo di circa 40 minuti nelle operazioni di scarico bagagli e nega le irregolarità nel sistema di sicurezza, fingendo di non sapere che esse sono state debitamente comprovate e documentate dal lavoratore in sede di contestazione aziendale.
La morale è scioccante: i lavoratori devono astenersi dal segnalare guasti, mancanze o cattivo funzionamento dei macchinari se non vogliono incorrere in pesanti sanzioni da parte dell’azienda, fino all’estremo capitato a Jacopo di essere licenziati.
Eppure tanto le procedure previste dall’ENAC, che è l’ente nazionale preposto al controllo di tutte le operazioni di volo, quanto gli stessi regolamenti interni all’azienda prevedono il rispetto scrupoloso degli adempimenti sulla sicurezza ed è a questi che Jacopo si era attenuto, pensando di fare gli interessi dei lavoratori, dell’utenza ma anche dell’azienda stessa. Azienda che prevede nel suo stesso Codice Etico che tutti i lavoratori che segnalano eventuali malfunzionamenti devono essere messi al riparo da azioni di rappresaglia da parte delle gerarchie aziendali.
Non è inutile ricordare che solo qualche anno fa l’aeroporto Leonardo da Vinci fu investito da un incendio di notevoli dimensioni con conseguenze rilevanti sul funzionamento dell’intera struttura ma anche sulla salute di centinaia di lavoratori. Né si può tacere dell’operaio morto nel 2012, sempre all’aeroporto di Fiumicino, proprio mentre svolgeva operazioni di scarico bagagli, analoghe a quelle nelle quali è impegnata l’Aviation Services.
Ora Jacopo, che probabilmente tra i suoi difetti ha quello di essere rappresentante aziendale – RSA dell’USB, rivendica il sacrosanto diritto ad agire con responsabilità sul posto di lavoro e a mettere sempre al primo posto la salute e la sicurezza dei suoi colleghi e della cittadinanza.
L’USB, che ha già intrapreso le azioni legali contro questo provvedimento odioso, invita tutte le autorità dell’aeroporto ad accendere i riflettori su questo caso e sull’operato di Aviation Services. E prepara una mobilitazione dei lavoratori dell’aeroporto per il reintegro di Jacopo ed un serio monitoraggio dei sistemi di sicurezza in tutto il sedime dell’aeroporto di Fiumicino.
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