L’Unione Sindacale di Base di Bologna ha organizzato per domani 20 dicembre all’Ikea di Casalecchio di Reno, per le ore 17:00 in via John Lennon 6, un presidio per smascherare il colosso scandinavo dell’arredamento low cost.
Era notizia dello scroso anno che la holding che controlla la maggior parte dei negozi Ikea aveva effettuato ingenti investimenti nella logistica per la vendita online, segnando un cambio di passo per il modello di business dell’impresa. Ma se il costo di questi investimenti non era stato, secondo il Financial Times, scaricato sui prezzi, evidentemente sono stati scaricati sui lavoratori e sulle lavoratrici (anche in maniera indiretta). Se a questo si aggiunge il ricatto del sistema del lavoro in appalto alle cooperative, il quadro è presto fatto.
Di seguito, l’appello dell’Usb alla giornata di mobilitazione nazionale (qui l’evento facebook)
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Ikea utilizza nei propri magazzini il maggior numero possibile di lavoratori precari dipendenti delle cooperative. Ciò avviene perché così ottiene il duplice risultato di risparmiare sui costi e poter spadroneggiare col ricatto e la paura che la precarietà del sistema degli appalti porta con sé.
Quando un lavoratore alle dipendenze di un fornitore di servizi in Ikea si ammala o si infortuna, non percepisce l’integrazione economica che il datore di lavoro dovrebbe pagare rispetto la quota che coprono INPS o INAIL. Per il facchino di una cooperativa rinunciare ad una parte consistente di salario a causa di una malattia non pienamente retribuita significa andare a lavorare anche in non buone condizioni di salute per poter portare a casa uno straccio di stipendio appena sufficiente a sfamare i figli.
Nella logistica, lavorare malati e malconci significa dover operare mettendo a rischio di incidenti la propria e l’altrui sicurezza “per un pugno di dollari”. Quando Ikea si serve di Coop che non pagano la malattia e l’infortunio al 100% si rende responsabile morale del triste fenomeno degli incidenti sul lavoro che vedono il nostro paese in vetta a questo primato europeo.
Quando compriamo un mobile ad un prezzo buono che la pubblicità Ikea ci invoglia ad acquistare anche per le caratteristiche di sostenibilità ecologica, DOBBIAMO SAPERE CHE TALE CONVENIENZA LA PAGANO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI CHE MOVIMENTANO QUELLE MERCI. CONSUMATORE PENSACI, DI’ AD IKEA DI SMETTERE DI FARE PROFITTO SULLA PELLE DEI SUOI LAVORATORI, DI’ AD IKEA DI PAGARE LA MALATTIA DEI SUOI DIPENDENTI AL 100%.
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