L’imminente riapertura delle scuole mette in subbuglio l’intera organizzazione della società. Un nodo decisivo riguarda certamente i trasporti. È evidente che approntare un complesso sistema di monitoraggio, distanziamento e messa in sicurezza delle scuole – ammesso e per nulla concesso che si stia facendo – per poi non avere altrettanta cura e attenzione nell’organizzazione del trasporto pubblico locale, grazie al quale si muove una parte consistente dell’utenza scolastica almeno dalla secondaria di primo grado in su, oltre che una percentuale importante del personale lavorativo delle scuole, significa non avere veramente a cuore la salute e la sicurezza della popolazione di questo Paese.
Usb Scuola e Usb Trasporti intendono lanciare una campagna su questi temi e ragionare su forme comuni di mobilitazione, perché studenti e lavoratori non sono carne da macello e per loro, come per tutti, dobbiamo pretendere diritti e sicurezza.
A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, le varie aziende di TPL non hanno strategie e mezzi per poter garantire le misure di sicurezza necessarie. Le stime dimostrano che servirebbero circa 20 mila autobus in più per poter rispondere alle esigenze minime di sicurezza anti-contagio a bordo dei mezzi pubblici.
È necessario un incremento del 70% nel servizio urbano e del 42% di quello extraurbano e questo è un primo grosso problema.
Altro problema, ancora più incisivo, riguarda il distanziamento sociale a bordo dei mezzi con le percentuali massime di carico stabiliti dai protocolli sicurezza. Chi controlla e verifica il rispetto di questi limiti? I conducenti non hanno autorità e possibilità di limitare l’accesso a bordo dei mezzi.
È necessario un intervento politico su questi temi, che preveda nel primo caso, in via emergenziale, il coinvolgimento di numerose aziende private presenti sul territorio nazionale a supporto del TPL e l’assunzione di personale che controlli e sensibilizzi l’utenza al rispetto delle capienze massime.
Questi interventi sono assolutamente indispensabili e necessari per affrontare concretamente il problema.
Chiediamo a gran voce un rapido intervento su queste questioni, che sono in concreto quello che potrà arginare l’enorme disagio, il caos sociale e il contagio virale che si prospetta nell’imminente futuro.
Se a tutto questo non ci saranno risposte, USB non escluderà iniziative di protesta nazionali congiunte di due settori di servizi essenziali come Scuola e Trasporti, e ribadisce la necessità dei due giorni di sciopero della scuola del 24 e del 25 settembre.
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