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Riparte la concertazione per costruire la P. A. delle banche e delle imprese

Cgil Cisl e Uil incontreranno mercoledì 10 a Palazzo Chigi il presidente Draghi e il ministro Brunetta  per siglare, anticipano i giornali, il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico”. Ovviamente in solitaria, solo loro, le organizzazioni sindacali della nefasta stagione della concertazione, i cui danni i lavoratori e i cittadini li hanno subiti sulla propria pelle. Una nuova concertazione è avviata.

Le modalità quasi segrete, il principio dell’esclusione che riporta in auge il monopolio sindacale di Cgilcisluil, i protagonisti oltre al Super Mario nazionale, il ministro Brunetta che ha fatto della PA il cumulo di macerie che è oggi e i sindacati che da anni svendono i diritti dei lavoratori, non fanno presagire niente di buono, nonostante i titoli siano assolutamente accattivanti.

La PA che si apprestano a costruire “per il rilancio del Paese” non è quella che combatte le diseguaglianze, ma quella che serve alle imprese e quella che “ci chiede l’Europa”. Il rischio, dietro ai titoli che brillano come specchietti per le allodole, è che i lavoratori pubblici finiscano dentro al tritacarne della meritocrazia brunettiana e della crescita esponenziale dei carichi di lavoro, senza gli investimenti sulle assunzioni straordinarie non più rinviabili.

Cancellazione del pareggio di bilancio e dei relativi patti di stabilità e piano assunzionale straordinario, da qui si deve ripartire per far ripartire la PA.

Il contratto, la riforma dei sistemi di classificazione, la regolamentazione del lavoro agile attraverso un accordo quadro, un piano straordinario di assunzioni, sono le battaglie di USB, sono le battaglie di chi non ha mai smesso di combattere la riforma Brunetta, a partire dalla tassa sulla malattia, e tutto ciò che ne è derivato! Non lasceremo che chi è stato il protagonista dello smantellamento della PA e chi ne è stato complice tradiscano ancora una volta i lavoratori pubblici.

 

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