Salute e sicurezza si garantiscono diminuendo orari e carichi di lavoro!
Una delegazione USB ha preteso e preso la parola nel convegno organizzato questa mattina dall’Inail a Bologna sulla salute e la sicurezza nel settore della logistica. Abbiamo interrotto la compita tavola rotonda alla quale erano stati invitati esclusivamente il padronato e Cgil Cisl Uil, nonostante la nostra indiscutibile e forte presenza tra i lavoratori e le lavoratrici della logistica, per sbattere in faccia a relatori, padroni, sindacati complici e uditorio la drammatica realtà delle cose.
Una realtà fatta di sfruttamento e aumento indiscriminato sia dell’orario che dei carichi di lavoro, nel quale l’aumento della sicurezza e la tutela della salute passano soltanto da una totale inversione di rotta, cioè con la riduzione dei carichi e degli orari e l’aumento delle pause.
Non è inoltre accettabile parlare di salute e sicurezza senza denunciare l’attuale contrattazione collettiva, dove si firmano accordi in cui si aumenta l’orario di lavoro settimanale, si riducono le pause, si lega il premio di produttività al numero di merci movimentate.
Un aumento delle ore di lavoro che salgono da 39 a 44 e arriva, per i driver, a 57 ore e ancora più su fino a 63 ore, a fronte di riposi di nove ore settimanali. Con tutte le ovvie conseguenze su rischi, incidenti e malattie professionali, soprattutto muscolo-scheletriche, e incidenti stradali.
Abbiamo rilanciato la necessità di introdurre una legge sull’omicidio sul lavoro, una proposta di legge di iniziativa popolare già depositata in Cassazione.
Anche per questi motivi saremo presenti alla manifestazione nazionale del 24 giugno a Roma, contro un governo che fa delle pretese padronali il proprio programma.
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