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A un anno dalla strage di Brandizzo: USB in presidio il 31 agosto, perché non sia solo una commemorazione

Appuntamento il 31 agosto alla stazione di Brandizzo, sul luogo della tragedia, alle ore 11,00.

Il 31 agosto 2024 sarà passato un anno dalla tragedia in cui i cinque operai Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, Giuseppe Aversa, 49 anni, persero la vita, mentre lavoravano per mantenere in efficienza i binari.

In questa occasione, USB organizza una manifestazione, convocata insieme a CUB Trasporti – SGB – CAT – Cobas Lavoro Privato – rivista “Ancora In Marcia!” – rivista “CUB Rail” – Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione – Assemblea Nazionale PdM e PdB, a partire dalle ore 11.00 alle ore 13.00 del 31 agosto presso la stazione ferroviaria di Brandizzo.

A questo appuntamento hanno dato adesione, e altre ne stanno dando in queste ore, diverse forze politiche, sociali e studentesche incluso i comitati dei familiari della strage di Viareggio, il coordinamento 12 ottobre, la Cassa di Solidarietà dei Ferrovieri oltre alle strutture territoriali delle Organizzazioni Sindacali.

Questa manifestazione è stata pensata per non fermarsi alla sola doverosa commemorazione di 5 lavoratori, falciati mentre lavoravano sui binari: vuole essere un’occasione di riflessione, di mobilitazione e di lotta per la difesa dalla salute e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, a partire dai “nostri” cantieri ferroviari.

Infatti, a fronte dei drammatici problemi di sicurezza evidenziati da questa strage, nell’ultimo anno abbiamo assistito a un progressivo stravolgimento della turnazione e organizzazione dei turni di lavoro per la manutenzione ferroviaria e dei cantieri; questo anche a seguito della sconsiderata stipula di accordi dannosi per i lavoratori e lavoratrici, che avalla la gestione forsennata dei fondi del PNRR da parte del colosso Ferrovie dello Stato Italiane.

Ai morti di Brandizzo sono seguiti i cinque operai morti il 16 Febbraio 2024 in Via Mariti a Firenze, i sette lavoratori morti il 06 Aprile 2024 nell’esplosione della centrale Enel di Suviana (BO), i cinque operai morti il 6 maggio 2024, per asfissia in una cisterna a Casteldaccia, vicino a Palermo, fatti gravissimi che si uniscono allo stillicidio quotidiano delle morti sul lavoro. Un fenomeno apparentemente inarrestabile che mostra la gravità della situazione e l’attualità della questione “sicurezza sul lavoro” in Italia, al quale il Governo propone risposte inadeguate.

Contro questa strage USB, insieme a Rete Iside, ha invece lanciato la campagna per istituire il reato di omicidio sul lavoro, che ha visto alcune forze politiche rispondere positivamente e una proposta di legge essere presentata in Parlamento da parte del M5S.

Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione del 31 agosto alla stazione ferroviaria di Brandizzo: questa deve rappresentare un altro momento di rilancio della campagna per porre fine alla strage di lavoratrici e lavoratori.

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