Presidi e iniziative organizzate da Usb si sono svolti ieri davanti a vari punti vendita di Pam e Panorama in diverse città tra cui Roma, Firenze, Livorno e Brescia, dove lavoratrici, lavoratori e delegazioni sindacali sono entrati nei punti vendita per denunciare pubblicamente le gravi ingiustizie che stanno colpendo il personale.
Al centro della protesta il cosiddetto “test carrello”, uno strumento utilizzato dall’azienda come pretesto disciplinare e punitivo, trasformato in un meccanismo di controllo che ha già portato a licenziamenti del tutto infondati e privi di reale motivazione. Un attacco diretto alla dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, colpiti mentre ogni giorno garantiscono il funzionamento dei supermercati.
USB si schiera al fianco delle persone licenziate, dando voce a chi è stato allontanato ingiustamente e rivendicando il reintegro immediato e la fine di ogni pratica vessatoria. Le iniziative territoriali hanno mostrato chiaramente che non siamo di fronte a episodi isolati, ma a un problema strutturale che richiede una risposta nazionale.
Per questo, oltre alla protesta nei territori, USB ha chiesto un confronto formale con il Ministero del Lavoro e una audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, affinché venga fatta piena luce sulle condotte di Pam e Panorama e sulle ricadute occupazionali e sociali di questa vertenza.
La mobilitazione non accenna a fermarsi. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione e la richiesta di attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione, USB si è detta pronta a proseguire il percorso di lotta fino a ottenere tutele, giustizia e rispetto per tutte e tutti.
“Nessuna e nessuno deve essere lasciato solo. Reintegro immediato. Avanti con la mobilitazione nazionale” afferma USB in un comunicato che annuncia anche le scadenze del 28 e 29 novembre.
“Torneremo a mobilitarci per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori già i prossimi 28 e 29 novembre, con lo sciopero generale e manifestazioni in tutta Italia il primo giorno, mentre sabato è previsto un grande corteo nazionale e Roma dalle ore 14:00 a Porta San Paolo”.
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Matteo
Il cosiddetto “test carrello” che cos’è se non una vera e propria dichiarazione di guerra contro i lavoratori? Puro sadismo padronale, barbarie. Boicottare queste schifezze è veramente il minimo che si possa fare.
Gastone
Qualche influencer che una volta tanto fa’ qualcosa di utile??!!! Boicottaggio della spesa PAM!!!!!!!!
Roberta Ravagni
Non capisco perché la Finanza non sia intervenuta con Pam e non abbia chiesto spiegazioni,perché il Governo non sia intervenuto e non una parola dalla Meloni.
Anche a Siena ci sono stati gli stessi problemi del test del carrello. Tempo fa,a Siena,Esselunga aveva chiesto di poter mettere un loro punto vendita.
Gli fu risposto di no e ora hanno potuto vedere chi è
veramente la Pam che hanno voluto alla stazione.
Leandro
La GdF non avrebbe motivo di intervenire non essendo stati commesso illeciti economico tributari. Sono d’ accordo sul resto
Francesco
E un duro attacco ai lavoratori, non andare a comprare alla PAM e il minimo, se qualcuno aspetta risposte dal governo credo che continuerà ad aspettare unica forma e sciopero e picchetti davanti ai punti vendita