Si terranno oggi alle 16 i funerali di Ciro Moccia, 42 anni, l’operaio morto ieri notte nell’ennesimo “incidente sul lavoro” nello stabilimento siderurgico Ilva. Le esequie avverranno nella chiesa di Santa Maria del Galeso al quartiere Paolo VI di Taranto, il quartiere dove abitava Ciro. La salma si muovera’ alle 15,30 dalla sua abitazione. Sempre per oggi, in coincidenza con il giorno dei funerali, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano ha proclamato il lutto cittadino. Da ottobre a oggi è il terzo operaio morto all’Ilva.
E’ rimasto ferito anche un altro operaio, Antonio Liddi, 46 anni dipendente di una ditta esterna – la Mr – alla quale è affidato l’appalto di rifacimento nel reparto cokerie. Liddi è ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono gravi ma la sua vita non è in pericolo. L’incidente è avvenuto nella batteria 9 delle cokerie, una delle batterie ferme proprio perchè è in rifacimento. In serata sono stati emessi, su disposizione del pm Antonella De Luca, otto avvisi di garanzia con l’ipotesi di reato di omicidio colposo nei confronti di dipendenti dell’Ilva e della Mr e del direttore del siderurgico, Antonio Lupoli.
All’Ilva, da ieri, l’USB ha immediatamente dichiarato lo sciopero di tutti i lavoratori per 24 ore. Nello stabilimento di Taranto – denunciano – si registrano anche inaccettabili e illegali atteggiamenti di un caporeparto dell’acciaieria che vorrebbe impedire lo sciopero e che, nel caso continuasse nel suo comportamento illegittimo ed antisindacale, sarà’ denunciato alla magistratura ed alle forze di polizia. Secondo l’Usb dell’Ilva i lavoratori sono stanchi di dover subire da una parte le illegalità derivanti da una proprietà ormai non più credibile e dall’altra dalla “guerra” continua che produce morti sul lavoro e morti da lavoro.
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