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Roma. Carabinieri picchiano rifugiato politico, la gente lo difende

 Cronache di quotidiana repressione e discriminazione.

“Ma non potete farlo!”, urla qualcuno degli abitanti. San Lorenzo, via degli Ausoni, pieno giorno: ieri alle 20.30 della sera una pattuglia di Carabinieri in borghese – si saprà solo in seguito che i quattro scesi dalla Renault Clio sono agenti delle forze dell’ordine – spintona, picchia e tenta di introdurre nell’automobile un ragazzo somalo, che si proclama rifugiato politico.

E’ successo ieri. E fortunatamente vicino a via degli Ausoni c’è il Cinema Palazzo Occupato: i ragazzi che occupano l’ex teatro che doveva diventare Casinò sentono le urla e si precipitano in strada con una telecamera, e riprendono l’intera scena: agghiacciante.

I quattro uomini spintonano, picchiano, tentano di introdurre il ragazzo nell’automobile, ma il giovane fa resistenza: “E’ suo diritto resistere a soggetti che non si identificano con i documenti”, urla la folla: “ A quel punto arrivano rinforzi, tre volanti da cui altri “Tutori dell’ordine” scendono e cominciano a spintonare chi era li”, si legge in calce al video.

“Animali”, si sente dire, mentre il ragazzo che continua a resistere all’arresto lancia un urlo e si accascia a terra, preda di un attacco epilettico di importante intensità: “Arrivata l’ambulanza che porta il ragazzo in ospedale decine di persone bloccano l’auto dei carabinieri e pretendono la loro identificazione, che avviene solo dopo un’ora e all’arrivo della polizia di stato”. Secondo il Cinema Palazzo Occupato, l’accaduto sarebbe una delle dimostrazioni delle politiche di ordine pubblico che ormai imperverserebbero in città.

Questo è quello che succede in pieno giorno a San Lorenzo. Noi riteniamo inaccettabile quello che è successo oggi. I problemi del quartiere vengono affrontati dall’ amministrazione cittadina tramite la presenza ossessiva e in questo caso violenta, delle forze dell’ordine. A nostro avviso San Lorenzo si deve difendere con la cultura, con la condivisione e con la partecipazione e continueremo ad affermalo ancora più forte dopo lo spettacolo indecente e vergognoso a cui molti di noi oggi hanno assistito.

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