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Ventenne si uccide in cella: scoppia la rivolta

Il detenuto si è impiccato, nel carcere di Padova, poco dopo la violenta lite con una guardia. Gli altri carcerati per protesta non sono rientrati in cella dopo l’ora d’aria.

Si è conclusa ieri a tarda ora una sommossa nata nelle prime ore del pomeriggio nella casa circondariale del carcere Due Palazzi di Padova. I 240 detenuti della casa circondariale – in gran parte extracomunitari – hanno protestato per il suicidio di un loro compagno, un marocchino di 20 anni che si è impiccato in cella con dei lacci da scarpe trovati chissà dove visto che in carcere sono vietati.

Il ragazzo, in cella per possesso di hashish, pare avesse litigato con violenza il giorno prima con una guardia e c’era stata anche una colluttazione. Poche ore dopo la lite il giovane si è suicidato. La notizia si è diffusa immediatamente tra i detenuti, 240 chiusi in celle che possono ospitarne complessivamente 82.

I detenuti hanno deciso di non rientrare nelle celle per protesta dopo l’ora d’aria. La situazione ha molto preoccupato la direzione della casa circondariale e sono stati mobilitati carabinieri, polizia e anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a illuminare il cortile con le fotoelettriche. Solo nella tarda serata la situazione è rientrata dopo momenti di tensione.

da Globalist

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