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St. Louis. Ancora fuoco mortale di un poliziotto contro un ragazzo afroamericano. Proteste

Nuove proteste sono scoppiate nell’area metropolitana di St. Louis, in Missouri, dopo che la notte scorsa un agente di polizia ha ucciso un ragazzo nero diciottenne con ben 17 colpi di pistola. Il ragazzo si chiamava Vonderrit Myers. Si conferma così che l’uccisione di giovani afroamericani in questo stato del sud degli Stati Uniti, non è una eccezione ma una regola.

Una folla di circa 200 persona si è riunita nella notte sulla scena del nuovo omicidio della polizia avvenuto sulla Shaw Boulevard, a circa 18 km a sud di Ferguson dove due mesi fa venne ucciso da un poliziotto Michael Brown. Molti dei manifestanti hanno marciato e poi bloccato una grande arteria, bloccando in parte il traffico e gridando “di chi sono le strade? Le nostre strade?”  Teyonna Myers, una ragazza di 23 anni, ha detto al quotidiano St. Louis Post-Dispatch, che il sospetto era disarmato quando è stato ucciso. “Aveva un panino in mano, e hanno pensato che fosse una pistola. E ‘come avvenuto per Michael Brown di nuovo”, ha detto al giornale.

La nuova uccisione di un ragazzo nero è avvenuta proprio alla vigilia delle manifestazioni programmate nella vicina Ferguson per protestare ancora una volta contro l’uccisione di Michael Brown, il ragazzo nero ucciso un paio di mesi fa da un poliziotto bianco. Le dichiarazioni della polizia affermano  che l’agente – fuori servizio – ha fatto fuoco 17 volte, dopo che ‘almeno’ tre colpi sono stati sparati contro di lui. Il poliziotto era fuori servizio ma era ugualmente in uniforme perchè faceva un secondo lavoro come agente di sicurezza privato.

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