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I familiari della strage di Viareggio con la famiglia Cucchi

“Cari Giovanni, Rita, Ilaria, giunga a voi un caloroso abbraccio da Viareggio.

La ‘giustizia’ ha detto che non è accaduto nulla … evidentemente Stefano ha fatto tutto da solo … oppure, come ha detto la madre, siete tornati a casa e l’avete trovato ad aspettarvi?
Stefano non c’è più e questo ‘stato’ non ha voluto punire i colpevoli della sua morte, se ne è pilatescamente lavato le mani. Uno ‘stato’ che vergognosamente protegge sé stesso, e lascia impietosamente morire, senza un perché, i suoi cittadini.
Troppo impari la lotta tra stato\giustizia e noi comuni mortali. Troppo pericolosa questa situazione; non so quanto ancora riusciremo a sopportare abusi, soprusi e offese.
Nessuna madre, nessun padre, nessuna sorella, nessun fratello potrà mai dimenticare l’amore che le é stato così brutalmente strappato.
Non pensino questo ‘stato’ e questa ‘giustizia’ che noi familiari lasceremo perdere, MAI!

Non è accettabile per chi ha perso un figlio, un fratello, sentire le dichiarazioni di quei poliziotti; poliziotti che picchiano, che manganellano gli operai, che fanno le corna ad una mamma /nonna che, nella strage di Viareggio ha perso la figlia e due piccoli nipotini bruciati vivi.
Questa sentenza, profondamente ingiusta come troppe altre, ci pone il pesante dubbio: lo ‘stato’ vorrà mai giudicare sé stesso come fa con un cittadino, un lavoratore, un extracomunitario?
La ‘giustizia’ non è per tutti la stessa: noi, se non rispettiamo una regola o sbagliamo a fare qualcosa, veniamo puniti così duramente, messi in carcere e ammazzati e loro? MAI.

Pensate, l’allora Amministratore Delegato di ferrovie, Mauro Moretti, dopo essere stato rinviato a giudizio per la morte di 32 persone ed altri gravissimi reati, e stato promosso AD di Finmeccanica!
E’ mai possibile? La realtà supera la fantasia!
I poteri forti ci sono e, in giorni come questi, ce lo mostrano spudoratamente senza veli e vergogna. Un forte e caro abbraccio, noi ci saremo sempre!”.

 

 

Daniela Rombi

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