I titoli di stato italiani continuano a essere venduti perchè ritenuti non stabili. Le manovre della Consob per limitare le vendite al ribasso non sembrano essere servite. I titoli decennali sono infatti in calo prima dell’apertura degli scambi sull’azionario: si tratta del sesto ribasso consecutivo, che dopo l’apertura di Piazza Affari porta i rendimenti del decennale a balzare fino al 5,419%, nuovo record assoluto di 11 anni, cioe’ dall’introduzione dell’euro nel 1999 (i rendimenti sono poi scesi di un po’ attestandosi a 5,392).
I fondi di investimento americani stanno scommettendo al ribasso contro i titoli di stato italiani. Lo riferisce il Financial Times, che nell’edizione online scrive: “I fondi speculativi di New York stanno piazzando massicci ordini scommettendo sul calo dei titoli di stato emessi dal governo italiano, shortando direttamente i bond della terza maggiore economia dell’eurozona”.
I nuovi massimi dei rendimenti sono provocati dall’attacco speculativo proveniente dall’estero (il 52% del debito pubblico italiano è in mano agli investitori stranieri) , dovuto alla scarsa fiducia che si nutre sulla capacita’ del governo italiano di far fronte alla crisi. Occorre dire che le motivazioni non mancano: la debolezza del governo di centro destra formato, le risse tra i ministri economici, il rapporto di assoluta sfiducia dichiarato dal presidente del consiglio Berlusconi nei confronti del ministro dell’Economia Tremonti e infine il fatto che la magistratura abbia chiesto l’arresto di Marco Milanese, il piu’ stretto collaboratore di Tremonti, per corruzione e associazione a delinquere. Un fatto gravissimo che i grandi investitori esteri giudicano intollerabile, per il ministro che gestisce la manovra di austerita’ proposta dal governo di Roma. Di qui l’attacco contro i titoli BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) con scadenza a dieci anni.
C’è poi un’altra notizia assai poco rassicurante per l’Italia. La rende nota il quotidiano tedesco “Die Welt”. Il fondo di salvataggio europeo esistente non sarebbe capace di proteggere da un possibile crollo della terza più grande economia della regione, perché non è questo l’intento per la quale è stato creato, lo avrebbe detto al quotidiano una fonte della Banca centrale europea. “Il fondo di salvataggio esistente in Europa non è sufficiente per creare una barriera difensiva credibile all’evento Italia”, avrebbe detto la fonte. Il testo dell’articolo anticipato sull’edizione online dovrebbe essere pubblicato in giornata dal quotidiano tedesco.
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