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Il lunedì della grande paura in attesa del vertice europeo

Dopo il venerdì nero – con l’attacco speculativo all’Italia alla Borsa italiana che aveva ceduto oltre il 3% – e la stretta alle vendide allo scoperto deciso dalla Consob, Piazza Affari ha aperto con l’FTSE MIB a -1,26%. La Commissione di controllo ha spiegato la sua decisione sostenendo di seguire una procedura già in vigore in altri paesi europei: a partire da oggi fino al 9 settembre gli investitori che detengano posizioni ribassiste rilevanti sui titoli azionari negoziati sui mercati regolamentati italiani saranno tenuti a darne comunicazione alla stessa Consob.

In attesa dei risultati di questo vertice, che secondo il Financial Times dovrebbe prendere in esame un diverso “piano di salvataggio” della Grecia, comprensivo di un “fallimento parziale”, le Borse sembrano comunque in attesa: le perdite sono state ben presto ridimensionate, e viaggiano al momento (ore 11) al di sotto del punto percentuale. Secondo altre indiscrezioni, invece, tra i temi sul tavolo, ci sarebbe anche l’attacco all’Italia, il più debole tra i “grandi” d’Europa.

A conferma, si allarga lo spread tra Btp italiano e Bund tedesco. Il differenziale si è portato al nuovo massimo di 266 punti base.

Nuovi record anche per i rendimenti dei titoli di Stato di Portogallo e Irlanda a dieci anni: il tasso dei bond di Lisbona ha raggiunto il picco del 13,27% con lo spread rispetto al Bund alla quota record di 1.048 punti. Il rendimento dei bond di Dublino ha toccato il 13,07% con lo spread 1.019 punti.

Sale a nuovi massimi lo spread dei titoli di Stato decennali della Spagna rispetto al corrispondente Bund che raggiunge i 300 punti dopo che il tasso è salito al 5,80%. Sotto pressione i titoli della Grecia con il tasso del decennale sopra il 17% e lo spread con il Bund a 1.4011 punti mentre il rendimento del biennale ellenico tocca un nuovo record al 31,20%.

Tra i titoli azionari, invece, profondo rosso per tutte le società della galassia berlusconiana, colpita dalla condanna a risarcire De Benedetti con 560 milioni.

 

Alle 13 però Borsa di Milano registra perdite dell’1,50% – accusando la pressione soprattutto sui titoli bancari – e tutti i principali listini del Vecchio Continente registrano decisi ribassi, in un mercato condizionato dall’attesa per la riunione dell’Eurogruppo incentrata sull’ emergenza Grecia, ma anche sul contagio della crisi dopo gli attacchi della speculazione contro l’Italia. Lo spread Btp-Bund ha raggiunto i 268 punti, nuovo record dall’introduzione dell’euro dal precedente massimo toccato venerdì scorso a 248 punti, evidenziando fin dall’apertura una forte tensione sui titoli del Tesoro. A nuovi record anche il rischio debito dell’Italia misurato dai credit-default swaps che hanno segnato un balzo a quota 279. Sotto tiro anche la Spagna con lo spread rispetto al Bund che vola ai massimi oltre i 300 punti. L’ondata non risparmia neanche la Francia: lo spread con il Bund si è allargato a 63 punti. E insieme ai Paesi della periferia dell’eurozona, sono sotto pressione Belgio e Austria, con gli spread ai massimi da inizio anno, e Olanda e Finlandia che rivedono i livelli più alti dall’estate del 2009.

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