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Shale gas. Stanno raschiando il fondo del barile

Lo afferma il Financial Times citando uno studio del Dipartimento dell’Energia americano.
Ciò nonostante, i gazzettieri a contratto con le compagnie petrolifere – soprattutto Usa – continuano a parlare di “rivoluzione shale”. 
I dati non sono tali da cambiare l’equazione tra riserve e consumi sul piano storico. Fin qui infatti – e mentendo molto sull’entità delle “riserve petrolifere”, considerate sempre uguali anche se il consumo lentamente cresce e non ne vengono scoperte di nuove – si era spesso parlato, da parte dei petrolieri, di “riserve per 30-40 anni”. In assenza di fonti davvero alternative agli idrocarburi, non sarebbe comunque un tempo tale da “tranquillizzare” sul futuro dell’umanità a breve termine. Ma il capitalismo ragiona come n grodato che sa di dover morire e se ne frega della conseguenze.
Quindi mette in evidenza solo “i vantaggi” immediati di una risorsa scarsa, che allunga di pochissimi anni il “limite” che si aveva in testa.
Le riserve shale, infatti, consentono anche un aumento delle riserve di gas del 47%. Il rapporto mette in evidenza che ci sarebbero 345 miliardi di barili di petrolio ‘shale’ in 42 paesi, ovvero il 10% delle forniture di greggio globali. Grazie alla somma del petrolio shale (naturalmente molto più costoso da estrarre, rispetto a quello “normale”), le riserve globali stimate sono levitate negli ultimi anni fino  a 1.534 miliardi di barili. I consumi attuali si aggirano invece intorno ai 32,5 miliardi annui.
Ma è la Russia il paese con le più ampie risorse ‘shale’, con 75 miliardi di barili, seguono gli Stati Uniti con 58 miliardi e la Cina con 26 miliardi. L’Argentina vanta 27 miliardi di barili. La Libia 22 miliardi.
Il petrolio shale è il petrolio prodotto con nuove tecniche di trivellazione in grado di prelevare greggio nei pori delle rocce impermeabili. Insomma. Siccome il “barile globale” si va esaurendo in fretta, si va a “spremere” la rioccia per tirarne fuori fino all’ultima goccia. E gli idioti chiamano questo “una rivoluzione”…

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